11 Agosto 2025

Redditività e Solvency: Assicurazioni avanti tutta nella seconda metà del 2025

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Come per le banche, così per le compagnie il 2025 sta prolungando l’eccezionale esercizio 2024; del resto la bancassurance è un capitolo sempre più comune nei bilanci dei player.

La settimana scorsa Fisac ha calcolato che “con 47mila dipendenti complessivi, le assicurazioni hanno superato l’anno scorso gli utili dei primi due gruppi bancari del Paese”, che hanno più organico: “la redditività per addetto è tra le più alte tra tutti i settori economici” certifica il sindacato e – dalle prime semestrali del settore uscite in questi giorni – continuano a emergere solidi indici di Solvency e un miglioramento generale delle performance di entrambi i rami Vita e Danni.

La stessa ANIA ha calcolato che nel primo semestre 2025 i nuovi premi Vita hanno raggiunto 55,6 miliardi di euro (+12,3% a/a): quasi il 67% continua ad essere rappresentato da polizze rivalutabili, che tuttavia si stanno stabilizzando rispetto alle unit linked di ramo III (16,1 mld, +44,8%).
Allo stesso modo, le filiali bancarie e postali raccolgono ancora la gran parte della produzione (33,8 mld) ma – parallelamente alla frenata del ramo I – la loro distribuzione cala a favore del canale consulenziale (8,7 mld, +30,8%) e della vendita diretta; stabile a 4,8 mld la raccolta delle reti agenziali, in ripresa proprio da giugno.

Gli agenti si confermano invece protagonisti nel segmento Danni contribuendo, sempre secondo ANIA, a più del 70% dei 13 mld (+9,2%) raccolti al primo trimestre.
Bene i broker – che dall’11% arrivano fino al 35% della quota contando i premi presentati alle agenzie – e gli sportelli bancari (10,2%), che sfruttano la sinergia con i prodotti di credito al consumo soprattutto nei rami perdite pecuniarie, malattia e infortuni; invariata la vendita diretta (8,3%), incluso l’apporto della distribuzione digitale.

Uno slancio positivo dunque, che consente al comparto assicurativo italiano di affrontare con fiducia gli ultimi due trimestri, nonostante non manchino criticità in agguato.
Si è innescato un circolo virtuoso: la redditività contribuisce a generare capitale, che a sua volta rafforza i livelli di solvibilità, Anche Morningstar DBRS è convinta che il settore “continuerà a registrare buone performance” nei prossimi mesi ed è “ben posizionato per assorbire potenziali shock di mercato dovuti ai dazi commerciali internazionali e alle tensioni geopolitiche“. Proprio come gli istituti di credito.

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