di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Premi Vita delle 89 compagnie vigilate a 110,5 miliardi di euro nel 2024 (+21,2% a/a), di cui il 65,2% polizze rivalutabili e il 28,5% unit-linked: il 56,6% è stato raccolto da sportelli bancari e postali, il 24,7% da agenzie e il 16,9% da consulenti finanziari.
I premi Danni ammontano invece a 40,9 mld (+7,5%): il 42,8% riguarda il ramo auto, il 20,4% il property, il 19,6% la salute e il 10,2% l’Rc generale; il 77,1% viene da agenzie, il 10,4% da broker, il 9,8% da consulenti e sportelli e il 2,7% tramite vendita diretta
Le cifre ufficializzate ieri da IVASS erano state in parte già anticipate qualche giorno fa dal presidente Luigi Federico Signorini, nelle Considerazioni sull’attività svolta dalla vigilanza, e risultano allineate all’analoga rilevazione già pubblicata ANIA sullo scorso anno. Il risultato di esercizio cifra in tutto 10,5 mld (+32%).
Danni e Vita, insieme, sfiorano il 7% del Pil nazionale: l’Italia è il 9° paese Ocse per premi vita, ma solo il 23° per il danni. I nostri player detengono comunque fondi propri per 2,6 volte il requisito di solvibilità e nel 2024 hanno investito 728,2 mld (+3,8%); pagando agli assicurati 114,4 mld per capitali, rendite e riscatti nel comparto Vita e 23,8 mld di sinistri Danni.
Il report ribadisce il quadro generale molto positivo per il settore, emerso peraltro nell’ultima relazione del Comitato per le politiche macroprudenziali.
Quanto all’attività ispettiva, nei 12 mesi IVASS ha condotto 32 accertamenti – 15 compagnie per profili prudenziali e condotta di mercato, e 17 intermediari per antiriciclaggio e condotta di mercato – adottando 181 provvedimenti sanzionatori. In questo campo, c’è attesa anche per l’imminente entrata a regime dell’Arbitro. Tra gli altri numeri, nel mercato italiano sono ben 987 le imprese See abilitate (92 rappresentanze e le restanti in libera prestazione di servizi) e 230.915 gli intermediari assicurativi autorizzati ad operare: 31.090 agenti e broker, 389 intermediari bancari e finanziari, 199.423 collaboratori e subagenti.
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