di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Assicurazioni robuste, in crescita e pronte ad affrontare le nuove sfide del 2025 in cui, al cambiamento climatico, si sono aggiunte le guerre in corso sul pianeta e lo spauracchio dei dazi commerciali agitati dal presidente Usa Donald Trump.
E’ questo, in estrema sintesi, il quadro generale emergente dalle Considerazioni del presidente IVASS, Luigi Federico Signorini, riguardo la Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nel 2024. Non che l’anno scorso mancassero turbolenze macroeconomiche e geopolitiche, ma “il sistema finanziario italiano è rimasto nel complesso stabile“.
Anche Signorini, come il presidente OAM Francesco Alfonso al Leadership Forum, riprende tuttavia la metafora usata dal governatore di Bankitalia Fabio Panetta nelle sue Considerazioni, riguardo il “navigare in acque tempestose” che attende il comparto.
L’utile complessivo delle compagnie è salito da 8 a 10,5 miliardi di euro, passando da 5,5 a 6 mld nella gestione Vita e da 2,5 a 4,5 mld in quella Danni. La raccolta premi sul ramo Vita è balzata (110,6 mld, +21,2% a/a) al 73% della raccolta complessiva (151,4 ml, +6,1%) grazie al boom delle polizze unit-linked (+59%), arrivate a rappresentare il 28,5% del totale; le rivalutabili costituiscono il 65,2%. Bene, ma ancora indietro, il Danni (40,9 mld, +7,5%).
Gli sportelli bancari e postali distribuiscono il 56,6% della raccolta, seguiti da agenti (24,7%) e consulenti finanziari (16,9%). Il livello di redditività sul capitale è stato positivo per il secondo anno consecutivo: nell’insieme un trend in ascesa, individuato anche dal resoconto d’esercizio redatto da ANIA.
Dopo un lungo excursus sulla Rc Auto, che resta la più cara in UE, il presidente Ivass – come nel suo recente intervento in Senato – torna sul caso Eurovita, che “sta per chiudersi definitivamente“: il trasferimento delle polizze a Cronos Vita sarà efficace dall’1 ottobre 2025, “con piena tutela degli assicurati e senza impatti negativi sul mercato“. Quanto alla vigilanza: il 69% delle compagnie è stato classificato a rischio basso o medio-basso, il 31% a rischio medio-alto e nessuna ad alto rischio.
Entro i primi ottobre, inoltre, sarà operativo l’Arbitro Assicurativo per la risoluzione extragiudiziale delle controversie: “Ha la potenzialità di accrescere la fiducia della clientela e ridurre i costi legali” sostiene Signorini, oltre a poter orientare la giurisprudenza come l’ABF.
Non poteva mancare un cenno all’obbligo di copertura catastrofale per le imprese e alla necessità di garantire sostenibilità tecnica ed efficienza operativa alla legge, come già emerso nel monitoraggio sui rischi catastrofali diffuso proprio da IVASS appena qualche giorno fa. A tal proposito, è atteso a breve sul sito ufficiale dell’istituto il lancio del ‘Preventivass Cat Nat’.
Spazio infine al ‘risiko bancario’ in corso sulla penisola: senza dubbio le aggregazioni, se realizzate, “avranno significativi effetti anche sul sistema assicurativo: direttamente sugli assetti partecipativi di gruppi e compagnie, indirettamente sulla governance e sul loro stesso modello di attività”; tuttavia “il giudizio su ciascuna offerta spetta alle dinamiche di mercato e alle scelte degli azionisti“.
Polizza Catastrofale: c’è il Garante, manca il nodo Multe e l’Obbligo è chiarito