di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Di solito luglio è un buon mese per il credito immobiliare, al contrario di agosto. Intanto però – in attesa dell’ufficialità dalle prossime prime semestrali delle banche – anche a giugno mutui (+43% a/a; -1% m/m), buy now pay later (+42%; +4,4% m/m) e prestiti personali (+13% a/a, -1,4% m/m) hanno continuato a crescere a doppia cifra su base annua in tutta Italia; fanno eccezione solo i finalizzati (-3,8%; -0,5% m/m).
L’aggiornamento diffuso qualche giorno fa da Experian conferma sostanzialmente il trend emerso da altre recenti ricerche di mercato, sebbene a livello mensile risulti in aumento solo il bnpl (anche nei negozi fisici): un giro d’affari che per la metà è appannaggio degli under 36, diventato una modalità di acquisto ormai integrata nel quotidiano, superando la sola dimensione online; è inoltre l’unico prodotto di credito al consumo in cui la clientela femminile (56%) supera la componente maschile.
Spinte dalla lenta discesa dei tassi, raddoppiano le richieste di mutui immobiliari da parte della Gen Z, sebbene una buona metà continui ad arrivare dai Millennial: trainato geograficamente dal Nord Ovest e in particolare dalla Lombardia, il confronto annuo è brillante anche sulla domanda complessiva del secondo trimestre 2025 (+40,6%) nonostante il lieve rialzo degli interessi in primavera, dovuto alle schizofreniche dichiarazioni di Trump sui dazi commerciali. L’importo medio richiesto è stabile a poco più di 120mila euro. Tra le grandi città, tutte in calo, solo Roma (8%) e Milano (7%) confermano il primato concentrando oltre il 15% della domanda.
Anche secondo MutuiSupermarket la percentuale di ricorso al mutuo è passata dal 38% delle compravendite residenziali del I trimestre 2024 al 46% dei primi 3 mesi del 2025 e continua, seppur lievemente, ad allargarsi la forbice tra fisso e variabile: a giugno la media delle rilevazioni dell’Irs a 20 anni registra un +0,04% attestandosi al 2,73%, mentre l’analogo indice del variabile segna -0,10% collocandosi sotto il 2%.
“Salvo ulteriori sconvolgimenti, l’Euribor è previsto ancora in discesa sino a fine anno per tornare a salire gradualmente, senza strappi, solo nell’ultima parte del 2026; al contempo è probabile che l’Irs salga progressivamente – afferma l’AD del motore di ricerca, Stefano Rossini -. I migliori mutui green a tasso variabile già oggi vedono un differenziale di 20 punti rispetto a quelli per immobili brown” e di oltre 60 nei tassi fissi; dinamica ancor più accentuata per le surroghe, arrivate al 40% del totale. Attualmente l’offerta sulla piazza prevede – in genere – sconti sull’interesse da 0,10 a 0,60% con riduzione o azzeramento delle spese di istruttoria.
Tornando al report Experian, i prestiti personali seguono bene o male lo stesso andamento dei mutui casa, con la Lombardia leader e un lieve calo nel raffronto mensile, compensato però da un +9,2% annuo considerando l’intero secondo trimestre; l’importo medio sale a 10.337 euro (+4%). Solo i prestiti finalizzati, guidati da Sicilia e Campania e dall’acquisto di cellulari e auto, restano in negativi su ogni confronto; invariata la cifra richiesta, attorno ai 1.600 euro. Per gli operatori che offrono servizi di finanziamento “è fondamentale accedere a dati sempre più completi e aggiornati” conclude il Ceo della data tech company, Armando Capone. Proprio a giugno il Leadership Forum Summer 2025 di Roma ha approfondito le prospettive evolutive delle diverse linee di business con alcuni dei maggiori player del mercato.
Contrastato infine l’uso dei canali digitali (+6,8% a/a; -7,4% m/m), capitanato ancora dalla Lombardia con quasi un quarto delle richieste di credito online (23,2%), seguita a distanza dal Lazio (10,4%): la troppa tecnologia stroppia?
Il Mutuo a tasso Variabile non è ancora Competitivo, il Fondo Consap resta Decisivo