11 Agosto 2025

Mobile Banking: il 60% delle Banche offre Prestiti full digital, BPER nel giro dei Mutui

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

BPER ha lanciato la scorsa settimana mutuo e surroga completamente online: il servizio consente di gestire l’intero iter – dalla simulazione all’erogazione – direttamente in rete tramite sito, app o smart web col supporto di un professionista lungo l’intera istruttoria. Il gruppo stima una riduzione dei tempi di delibera a circa 30 giorni e l’iniziativa si lega anche ai voucher MU-tuo, con cui si può ottenere una pre delibera finanziaria prima di aver individuato la casa da compare.
Processo totalmente a distanza dunque, più consulenza (sempre a distanza) di un advisor però in carne e ossa, ancora non sostituito da un agente IA: del resto finanziare un’abitazione non è come finanziare una lavastoviglie, né per il cliente né per l’intermediario.

Il business del credito immobiliare in Rete è già da un paio d’anni una realtà per altri player, da Avvera a Credipass. In generale, è indubbio che il canale digitale si stia progressivamente consolidando in ambito creditizio: quasi il 60% delle banche attive in Italia offre la sottoscrizione interamente online (end to end) dei prestiti personali, il 23% dei mutui ipotecari e il 15% dei finanziamenti green.
Emerge dal report pubblicato qualche giorno fa da ABI Lab, relativo alla crescita del “digital only” nel 2024, guidata dal mobile. I clienti attivi su app aumentano del 5,5% in un anno e superano quasi ovunque quelli da browser; +16% il volume complessivo di operazioni (406 milioni), per metà bonifici istantanei: secondo OAM, infatti, i prestiti faticano ancora ad essere accesi solo da remoto e per la clientela lo “human touch” è ancora importante prima di indebitarsi.

L’anno scorso gli investimenti in tecnologia hanno raggiunto 6,3 miliardi di euro – afferma il dg ABI, Marco Elio Rottigni –: tra le priorità si confermano quelli in cybersecurity per tutelare dati e operazioni, che tra 2020 e 2024 sono stati di oltre 2 miliardi“.
E il trend, guidato da intelligenza artificiale e big data, sta proseguendo nell’esercizio 2025 a scapito delle filiali su strada. Gli istituti stanno ampliando la gamma d’offerta, ottimizzando le app e affiancando servizi di assistenza alle classiche funzionalità per gestire la finanza personale: chatbot, attivazione di chiamata per richiesta di supporto, prodotti mirati in particolare per il segmento dei liberi professionisti e dei giovanissimi.

Non solo prodotti, ci sono anche le banche “full digital” – il cui funding proviene in massima parte da depositi retail – ad aumentare la competizione nel settore; nella Financial Stability Review di maggio, la Bce metta in guardia però dalla loro vulnerabilità alle corse agli sportelli, a cui sarebbero esposte per la mancanza di portafogli di finanziamenti significativi e diversificati e per la dipendenza da un unico canale distributivo.
È vero che hanno riserve di liquidità e coefficienti patrimoniali molto elevati, tuttavia per Francoforte risultano meno redditizie dei player tradizionali per via delle dimensioni limitate, dell’eccessiva verticalità che limita ancora il ventaglio d’offerta e per le spese sostenute finora in IT, tecnologia e marketing.

Inoltre sono ancora una minoranza gli utenti che utilizzano le digital bank come conto corrente principale, e la quota di primary clients è una leva importante per massimizzare i ricavi: è questo il punto di forza da cui gli istituti “fisici” devono ripartire per distinguere la loro proposition e restare un punto di riferimento per il territorio. Se n’è accorto presto un colosso del peso di ING, partito su internet nel nostro mercato, come BBVA da qualche anno.
La graduale riduzione delle barriere all’ingresso sta rivoluzionando la catena del valore e frammentando la relazione tra banca e cliente, che si rivolge ormai a più istituti contemporaneamente: per questo è necessario sviluppare una multicanalità integrata, che non prescinda da rilevanza istituzionale, reputazione e sicurezza che il brand continua a rappresentare per consumatori e imprenditori.

Digital Banking, anche gli Istituti territoriali inseguono i Clienti online

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