di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Al via, da oggi, il pool Cat Nat dell’ANIA, a cui ha aderito la gran parte delle compagnie operative in Italia, pari a circa il 75% del mercato.
Il co-direttore dell’associazione Umberto Guidoni l’aveva anticipato a metà aprile al pubblico dell’Italy Protection Forum 2025, in un grande talk show con assicuratori, riassicuratori e broker a cui ha partecipato la stessa Sace, che sarà parte integrante del gruppo di player impegnato a rendere finanziariamente sostenibile per le compagnie l’obbligo di copertura catastrofale delle imprese, riducendo così anche i premi delle polizze in commercio.
La legge ha già coinvolgo le grandi e nei prossimi mesi riguarderà anche tutte le medie, piccole e micro aziende italiane di ogni regione e comparto merceologico.
“Abbiamo creato uno strumento funzionale alla messa in sicurezza del sistema produttivo italiano – dice il presidente ANIA Giovanni Liverani -, facilitando l’accesso delle compagnie alla riassicurazione mondiale per le calamità naturali“.
Dotato di soggettività giuridica autonoma, il consorzio non riterrà né rischio né capitale ma agirà in nome e per conto delle assicurazioni associate, provvedendo a negoziazione e cessione dei rischi a riassicuratori terzi esterni al consorzio stesso (inclusa Sace). I benefici attesi saranno una maggior efficienza e competitività che si tradurranno in una maggiore stabilità dei risultati.
Chiariti gli aspetti più oscuri del decreto attuativo, il prossimo passo è la costituzione dell’atteso Preventivass Cat Nat, a cura di Ivass, per una maggiore e trasparenza dei prezzi e delle condizioni contrattuali.
Giovanni Liverani a PLTV: “Come Ania l’Obiettivo è mettere in Sicurezza il Paese dai molti Rischi”