23 Luglio 2025

Mondo del Credito al giro di boa 2025, la Domanda segue la stabilizzazione dei Tassi

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Dopo l’ottima “semestrale” dei mutui, Crif pubblica oggi quella del credito al consumo: nei primi 6 mesi del 2025 la domanda delle famiglie è rimasta stabile a livello annuo, nonostante il -1,8% registrato a giugno.

In linea con l’andamento del primo trimestre, crescono i prestiti personali (+11,4% a/a per un importo medio di 12.200 euro, +1,6%) e calano i finalizzati (-10,7% ma con l’importo in recupero a 7.532 euro, +11,6%); nel complesso, la cifra media erogata sale a 10.057 euro (+8,1%). Le somme fino a 5.000 euro raccolgono quasi la metà di tutte le richieste, mentre i piani di rimborso oltre 5 anni sfiorano il 34% del totale e riguardano soprattutto i prestiti personali; quanto all’età dei clienti, la fascia dei 45-54 anni è maggioritaria (23,4%) seguita dai 35-44enni (20,4%).
Il trend negativo dei finalizzati “è parzialmente compensato dal buy now pay later” nota Simone Capecchi, executive director Crif : la dilazione di pagamento a zero interessi è una soluzione che, in effetti, sta gradualmente cancellando il business degli small ticket.

Avvera e  Compass stanno puntando forte sul Bnpl che – per la società del gruppo Mediobanca – nel 2024 ha raggiunto un cumulo di 6,8 miliardi (+45% a/a) di cui 5,2 tramite canale online e 1,6 negli store fisici.
Chi lo prova, lo riprova: il progresso della formula è sempre più trasversale a settori merceologici e fasce di popolazione. Per i merchant, in particolare, facilita l’accesso a merci di fascia premium a cui una discreta fetta di clientela altrimenti rinuncerebbe: “La convergenza di soluzioni di credito e di pagamento continua a esprimere un grande potenziale di innovazione – ha dichiarato tempo fa Luigi Pace, direttore centrale Marketing e Financial Partnership della finanziaria –, garantire opzioni differenti e all’avanguardia, in cassa o al check-out, è determinante nell’esperienza di acquisto” e nella successiva proposizione di altre linee creditizie all’utente.

Tuttavia, a livello retail generale, dopo “la crescita nei primi due mesi dell’anno, da marzo a giugno la domanda ha registrato segnali di stagnazione” afferma Capecchi; e la cautela mostrata dalle banche nel concedere credito, onde preservare la qualità degli attivi, “è ulteriormente influenzata dalle incertezze geopolitiche, che possono impattare sulla capacità di rimborso” dei cittadini, sebbene al momento non ci traccia di particolari sofferenze nei bilanci degli intermediari.
Il comparto ripone grande fiducia negli “investimenti in IT e AI per stare al passo con la competizione di fintech e operatori digitali e non perdere quote di mercato“. Esborsi di denaro di cui gli operatori rientreranno nel tempo, sebbene per ora l’efficientamento tecnologico dei processi sembri indirizzato più a ridurre le spese fisse che a escogitare nuove tipologie di strumenti finanziari, necessari alla luce della progressiva stabilizzazione dei tassi d’interesse.

A dirla tutta, dalle voci dei player del mercato raccolti a giugno al Leadership Forum Summer 2025, e da altre recenti ricerche di settore, è emerso un quadro della situazione più ottimista, anche al netto degli estenuanti venti di “guerra” filtranti oltreoceano.
Sempre oggi Assofin, Assifact e Assilea hanno aggiornato al 30 aprile il report congiunto sul credito complessivo erogato ai privati dalle associate, rilevando un +7,2% della nuova produzione nei primi 4 mesi dell’anno. Tutti i segmenti analizzati sono positivi: flussi del leasing (+4,7%); turnover del factoring (+3,3%); e finanziamenti retail (+20,3%), trainati da credito al consumo (+8%) ma soprattutto dai mutui immobiliari (+44,4%). Sarebbe propria dell’ultimissimo periodo, quindi, la contrazione delle richieste individuata da Crif. Ne sapremo di più dalle prime semestrali delle banche in uscita in questi giorni, alla voce ‘impieghi’.

Prestiti alle Famiglie: le view di Prexta, Avvera e BCC CreditoConsumo

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