Sparkasse archivia i primi 6 mesi del 2025 con l’utile netto che sfiora 60 milioni di euro, stabile a livello annuo.
Bene raccolta (19,6 miliardi, +1,6%) e impieghi (10 mld, +1,6% a/a): in dettaglio, lo stock di crediti alla clientela della capogruppo sale a 6,9 mld (+2%) mentre quello della controllata Civibank risulta pressoché invariato a 2,985 mld (-0,3%).
“Entrambe le banche realizzano ottimi risultati, che fan crescere il già buon livello di redditività – afferma il presidente della Cassa di risparmio di Bolzano, Gerhard Brandstätter –: ci attendiamo anche per il secondo semestre un analogo andamento positivo“.
Salgono margine di interesse (148,6 mln, +3,4%) e da servizi (60 mln, +4,8%) mentre i coefficienti patrimoniali si rafforzano, con l’indicatore CET1 ratio che supera il 17% e il TCR che sale al 18,8%; migliorano ulteriormente anche efficienza operativa (cost/income al 58,9%) e liquidità (LCR al 201%).
“Risultati che vanno oltre gli obiettivi che c’eravamo dati – dice l’amministratore delegato e direttore generale, Nicola Calabrò –: crescono i ricavi, diminuiscono i costi, si riducono i rischi creditizi e si mantiene un ottimo livello di redditività, nonostante la flessione dei tassi di interesse” conclude, ricordano la recente “validazione dei modelli di rating interni” da parte di Bankitalia “che permettono di misurare con maggior precisione il rischio di credito e di beneficiare di assorbimenti patrimoniali che si riflettono sugli indicatori di solidità“.