Banca Ifis archivia il primo semestre 2025 con 93,7 milioni di utili, praticamente come un anno fa, “al netto delle spese per l’acquisizione di illimity – sottolinea però l’AD Frederik Geertman –, da cui ci aspettiamo sinergie per oltre 75 mln“.
Il margine di intermediazione cala da 374,5 a 351 mln, per la sfavorevole parabola dei tassi di interesse: nonostante il calo del costo del denaro, il settore Commercial & Corporate Banking del Gruppo ha conseguito ricavi stabili a 173,1 mln, riflettendo il dinamismo della rete commerciale.
Il totale dei crediti alla clientela è pari a 10.703,7 mln, in lieve flessione rispetto al bilancio d’esercizio 2024; in linea col dato al 31 dicembre, invece, i 6.933,9 mln di pertinenza del CCB: in dettaglio, cala l’area Factoring (-6,5%) e sale la Corporate Banking (+5,2%) a fronte di una sostanziale equivalenza dell’area Leasing. Quanto alla qualità dell’attivo, migliorano ulteriormente entrambi gli indici di deterioramento netto e lordo.
Al 30 giugno la raccolta totale resta invariata a 11,6 miliardi ed è rappresentato al 53% da debiti verso clientela. Tra gli altri numeri della relazione finanziaria diffusa oggi: il costo del credito pari a 19,2 mln, il CET1 al 16,52%, il TCR al 18,18% e il patrimonio netto consolidato arrivato a sfiorare gli 1,8 mld.
Gli occhi sono puntati ora sul sell-out dell’offerta su illimity, che si concluderà il prossimo 29 agosto, propedeutica al delisting della società previsto nel corso di settembre: la digital bank verrà consolidata nei conti a partire dal 3° trimestre, i cui risultati saranno annunciati a novembre.
E’ stata la prima delle partite M&A a concludersi felicemente, in un risiko bancario tuttora in corso in Italia: “Un progetto industriale solido, che unisce due realtà innovative – sostiene il presidente Ernesto Fürstenberg Fassio –. Affrontiamo questa fase del processo di integrazione contando su redditività sostenibile, solida posizione patrimoniale e profilo di rischio contenuto. Il nostro obiettivo è valorizzare gli asset, generare sinergie e costruire una cultura aziendale aperta: la revisione strategica delle attività di illimity e delle sue controllate è già stata avviata – annuncia –, per progettare un nuovo perimetro industriale capace di creare valore per tutti“.
Nella prima metà del 2026 è atteso il nuovo Piano industriale di Ifis, che terrà conto dell’acquisizione.
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