di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Due mesi alla scadenza dell’obbligo assicurativo catastrofale per le medie imprese, già in vigore per le grandi dal 30 giugno 2025: la data di accensione della polizza contro i danni entro il prossimo 1 ottobre le aziende inadempienti di quest’altro scaglione perderanno il diritto a incentivi e agevolazioni pubbliche.
Queste sono state finalmente messe nero su bianco dal Mimit in un decreto pubblicato solo venerdì scorso sul proprio sito ufficiale (il documento integrale a questo link): era bene o male l’ultimo nodo da sciogliere dei molti lasciati dal provvedimento attuativo, su cui le associazioni di categoria hanno ottenuto in qiuesti mesi chiarimenti da parte di ANIA, IVASS e dello stesso Mimit.
Sintetizziamo di seguito contributi e sovvenzioni che saranno bloccati – sottolineiamo – dal solo ministero delle Imprese e del made in italy, non quelli di pertinenza di tutti gli altri dicasteri – a cominciare dal Mef – per cui si attendono analoghi decreti:
– Contratti di sviluppo
– Interventi di riqualificazione destinati alle aree di crisi industriale
– Regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione
– Sostegno alla nascita e allo sviluppo di start up innovative
– Agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare
– Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa
– Mini contratti di sviluppo
– Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale
– Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI
– Finanziamento di start-up
– Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica
Non sfuggirà il fatto che, tra gli altri, non sono annoverati quelli per la ricostruzione post calamità naturale.