REVO Insurance chiude il primo semestre 2025 con l’utile netto consolidato passato in anno da 9,4 a 11,3 milioni di euro.
In scia ai trend individuati dalla precedente relazione al 1° trimestre, i premi lordi contabilizzati superano i 200 mln (+31% a/a) registrando: 1) una crescita trasversale nelle principali linee di business, con un approccio particolarmente selettivo nei segmenti Agro, D&O e Personal Accident a difesa della profittabilità di portafoglio; 2) ulteriore diversificazione del mix, con un aumento dell’esposizione tattica nel ramo Property e ulteriore espansione del ramo Cauzioni (+10%).
Il Solvency II di Gruppo al 245,2% ribadisce la solidità patrimoniale dell’insurtech.
I risultati confermano “la coerenza delle scelte strategiche del nuovo Piano industriale al 2028– commenta l’amministratore delegato Alberto Minali – e riflettono l’efficacia di un modello di business distintivo, che fa della tecnologia il proprio motore di sviluppo e che valorizza la relazione con gli intermediari come leva strategica per la penetrazione nel mercato delle PMI e dei professionisti“.
Nei 6 mesi si segnala, tra l’altro: lo sviluppo delle collaborazioni gestite da REVO Underwriting e del canale broker, arrivato a generare il 53% del totale premi; il lancio di 2 nuove business line, Credito Commerciale e Energy; l’espansione dell’offerta parametrica, con l’introduzione di funzionalità di instant payment che hanno ridotto i tempi di liquidazione (44mila polizze parametriche vendute contro le 10mila circa dello stesso periodo del 2024). La scorsa settimana l’accordo distributivo con Banco Desio sulle polizze cyber, che segna l’ingresso della compagnia nel mercato bancassurance.
