REVO Insurance chiude i primi 3 mesi del 2025 con una raccolta premi lorda di 102,5 milioni di euro (+40,7% a/a), ricavi dai contratti assicurativi per 66,4 mln (+31,4%) e un utile netto in leggera crescita annua a 7,1 mln: una traiettoria di sviluppo seguita anche nelle prime settimane del secondo trimestre.
La diversificazione del portafoglio sottoscritto contribuisce all’ottimo livello di profittabilità tecnica complessiva, con un loss ratio in crescita al 29,4%. Il combined ratio si attesta all’83,6%, mentre la solidità patrimoniale di Gruppo sè attestata dal Solvency II pari al 246,6%.
Da gennaio è stata ampliata l’offerta di polizze Specialty e parametriche, tra cui REVO Eventi Catastrofali, per venire incontro all’obbligo assicurativo per le imprese, che offre una copertura automatica per le prime spese emergenziali in caso di eventi naturali “estremi”. Anche un altro prodotto parametrico, REVO Protezione Consumi, ha registrato una forte crescita nel periodo con oltre 12mila polizze emesse; l’insurtech guidata dall’AD Alberto Minali ha lanciato inoltre una nuova soluzione per il fotovoltaico, che protegge dai cali di irraggiamento.
Il trimestre registra il consolidamento delle relazioni con il canale intermediari, e la maggiore incidenza delle provvigioni di competenza riconosciutegli, salite in un anno dal 18,3 al 19,2%: la raccolta degli 81 broker è passata dal 43% al 56% del totale premi; completano il network distributivo 118 agenti, oltre a 283 relazioni commerciali.
La relazione segnala: l’estensione del modulo OverX Sinistri, che consente alla rete di monitorarne in autonomia l’andamento; il proseguimento dei progetti di artificial intelligence, con il rilascio di nuove funzionalità insieme al partner Luminate; l’inserimento in organico di 18 nuove figure soprattutto nelle aree Underwriting e Operations. Il prossimo 4 giugno sarà presentato al mercato il Piano industriale 2026-2028, intanto rumors vorrebbero la compagnia interessata con altre all’acquisizione di Ara1857.
