Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper e Mps avrebbero messo nero su bianco l’offerta per acquisire Banca Progetto e colmarne un fabbisogno patrimoniale da circa 250 milioni di euro.
Un intervento “di sistema” come quello che due anni fa, in campo assicurativo, salvò la compagnia Eurovita dal default.
Lo sostiene Il Messaggero: all’operazione parteciperà anche il Fitd – cui Intesa contribuisce da sola per il 40% – e l’attivo sarebbe ripulito attraverso una maxi cartolarizzazione da 5,2 miliardi, che potrebbe coinvolgere Amco e garantirà il flusso necessario al funding, cioè la liquidità per l’operatività corrente
Non sarebbe in programma un “paracadute” sulle garanzie statali Mcc e Sace, che coprono gran parte del portafoglio impieghi di Banca Progetto, ma è comunque previsto un intervento successivo di Mediocredito centrale.
Sul tavolo dei commissari Bankitalia c’è però anche la carta del fondo di private equity JC Flowers, in cordata con Oaktree, attuale azionista dell’istituto di credito: l’offerta scade però oggi e le autorità appaiono più propense per la continuità prospettata dall’iniziativa tricolore.
L’operazione s’inserisce, in parte, nel risiko in corso nel nostro sistema bancario oramai da inizio anno.
BPER-BPS, Fusione in Discesa: da Banca Progetto a CR Orvieto, News dal Risiko
