2 Maggio 2023

Lexitor Disattesa, ma Calano i Ricorsi: 2 Direttive e 2 Sentenze sul Credito

Banche e società finanziarie continuano a non adempiere alle decisioni dell’Arbitro Bancario e Finanziario che, adeguandosi alla cosidetta sentenza Lexitor della Consulta, ha resuscitato l’interpretazione del 2019 riguardo l’estinzione anticipata del finanziamento sulla cessione del V, ovvero il diritto del consumatore alla riduzione anche dei costi up front tra le componenti del credito restituito.

Lo rileva l’ultima edizione di OAMagazine rendendo noto che, sebbene l’effetto sui contenziosi in atto debba ancora farsi sentire, nel 2023 sono stati pubblicati 606 adempimenti in materia di cessione del V, circa 2/3 del totale. Da anni la loro incidenza sui ricorsi complessivi è in calo, ma impegnano ancora molte energie dell’ABF: su 13.012 decisioni emesse l’anno scorso, 2.273 hanno riguardato la CQ (47.154 dal 2010). Sulle vertenze ci sono già delle sentenze di altri tribunali minori che stanno “sovvertendo” il dispositivocome notato su PLTV.it dall’esperto consumerista Fabio Picciolini.

Un dispositivo contraddetto da un’altra sentenza spuntata fuori nel frattempo, e richiamata anch’essa dalla pubblicazione dell’Organismo Agenti e Mediatori: quella adottata dalla Corte di Giustizia Ue sul rimborso anticipato dei mutui immobiliari, che ha ‘giocato’ sulle differenze letterali delle due Direttive sul credito, quello al consumo e quello immobiliare. In questo caso il giudice non considera rimborsabili i costi indipendenti dalla durata del contratto e stringe i margini di manovra dei mutuatari.

Angelo Spiezia: “Reazione a Sentenza Lexitor è Riprezzamento al Rialzo della Cessione del Quinto”

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