1 Settembre 2025

Welfare aziendale Cardine del Paese, la via dei Ccnl per ridurre il Gap

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Le aziende con modelli di welfare evoluti hanno livelli di performance, produttività e anche di ricavi e utili maggiori: è una leva strategica di business” ha ricordato Massimo Monacelli, General Manager Generali Italia, venerdì scorso al Meeting di Rimini, riprendendo alcuni degli spunti già emersi all’evento “Generali Partner del Paese”,   .

L’industria assicurativa ha gli strumenti per affrontare il tema della previdenza integrativa, della sanità e della non autosufficienza – ha aggiunto Davide Passero, AD di Alleanza, ma deve esserci un intervento di sistema” come richiesto anche dal presidente ANIA, Giovanni Liverani, intervenuto all’appuntamento CL nei giorni precedenti.
Ma il welfare aziendale, che cresce tra le Pmi con punte del 70% nel Nord Est, ha molti altri vantaggi: garantire la tenuta del potere d’acquisto dei redditi, e dunque dei consumi; attrarre nuovi talenti e fidelizzare quelli già in organico; sopperire alle sempre più gravi lacune del servizio pubblico.

Urgono polizze e strumenti assicurativi che consentano ai lavoratori e ai loro cari di restare in forma e vivere serenamente, senza doversi indebitare per svolgere visite ed esami in forma privata e dunque in tempi umani. Rispetto alle grandi imprese – dove la diffusione di tali benefit è ormai strutturale – quelle più piccole tendono ancora a preoccuparsi eccessivamente della sostenibilità dei costi, credendoli fissi per il futuro o di complessa gestione, senza sapere che in parte sono fiscalmente detraibili.
Sicuramente la tecnologia digitale semplificherà il collocamento di queste soluzioni, ma è altrettanto certo che urge un salto culturale, un cambio di passo nella mentalità di tanti imprenditori e titolari d’azienda, che soprattutto sul fronte sanitario hanno le stesse esigenze di tutela dei loro dipendenti.

L’argomento è caldo: se n’è parlato all’ultimo Italy Protection Forum 2025 e se ne parlerà all’imminente Health Insurance Summit 2025, in programma martedì 30 novembre all’hotel Parco dei Principi di Milano: l’evento EMFgroup, con PLTV.it media partner, raccoglierà come sempre il gotha della sanità integrativa italiana approfondendo – per il 13esimo anno – stato dell’arte e orizzonti dei business salute, assistenza e long term care per famiglie e Pmi.
L’ultima indagine di Blue Assistance, platinum sponsor dell’evento anche quest’anno, ribadisce che il 72% dei dipendenti reputa fondamentale non tanto lo smart working quanto appunto il welfare; e questo non è fatto solo di analisi e terapie in convenzione e in tempi rapidi, gratuite o a tariffe agevolate, ma anche di conciliazione casa-lavoro e gestione di un’eventuale malattia, infortunio o non autosufficienza propria o dei famigliari.

Una delle possibili soluzioni, per ridurre il protection gap che anche in questo ambito ci separa dalle grandi economie europee, è proprio ampliare le coperture sulla salute e sull’autonomia nei contratti collettivi di categoria, che ovviano agli alti premi delle polizze individuali e spesso estendono le garanzie a tutto il nucleo familiare.

Giancarlo Fancel: “Compagnie e reti Generali pronte alle 2 grandi sfide, Welfare e rischi Catastrofali”

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