I prodotti assicurativi del ramo vita, inclusi i Pip, “hanno costi più elevati rispetto ad altri strumenti finanziari“, anche perchè “correlati al maggior contenuto di consulenza“, ma risultano comunque allineati al resto dell’Ue e le compagnie sono consapevoli che “il processo di riduzione dei costi dovrà andare avanti, come richiesto dalle autorità“.
Giovanni Liverani, intervistato oggi da Repubblica, sottolinea come dietro ogni contratto ci sia un articolato iter “che parte dall’analisi dei bisogni di protezione, previdenza e investimento di ciascun cliente” e comporta quindi un servizio personalizzato e non standardizzato.
Sul fronte sanitario, il presidente ANIA ha riproposto l’idea del “patto” pubblico/privato, già avanzata durante la recente Assemblea 2025 dell’associazione e nel corso dell’audizione in Senato di giugno: “Oggi ci sono 45 miliardi di euro di spesa sanitaria privata ma compagnie e fondi ne intermediano meno del 10%, se riuscissimo a intercettare una quota maggiore di questa spesa out of pocket, potremmo convogliarla verso il sistema pubblico rafforzandolo“; in questo modo anche chi non è assicurato “avrebbe un vantaggio indiretto“, se il governo reinvestisse le risorse per ridurre le liste d’attesa grazie a convenzioni con il Ssn. Se ne parlerà il prossimo 30 settembre a Milano, nelle tavole rotonde in scena all’Health Insurance Summit 2025: l’evento EMFgroup che da 13 anni chiama a raccolta e premia i Big della sanità integrativa italiana.
Liverani è intervenuto venerdì scorso al 46esimo Meeting di Rimini ricordando che “con oltre 150 miliardi di premi raccolti, mille miliardi investiti nell’economia reale e milioni di famiglie e aziende protette, l’assicurazione si conferma un pilastro della resilienza nazionale“: il settore “attira investitori, è sempre più attrattivo per i lavoratori e rappresenta un motore di competitività per l’Italia“. Affinché lo resti, è necessario che – oltre alla sostenibilità del sistema sanitario – la collaborazione con le istituzioni statali si rafforzi anche riguardo la non autosufficienza degli anziani, dunque sulle coperture Ltc, e non ultimo riguardo le catastrofi naturali (tra un mese scadrà l’obbligo assicurativo anche per le medie imprese).
L’ottimo andamento del comparto è emerso, d’altro canto, anche dalle prime semestrali d’esercizio uscite nei giorni scorsi.
Giovanni Liverani a PLTV: “Come Ania l’Obiettivo è mettere in Sicurezza il Paese dai molti Rischi”