di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Le compagnie devono “far sì che l’emergere di un clima di rischio non rallenti lo spirito di impresa e non incida sui diritti dei cittadini, le assicurazioni sono uno dei termometri più sensibili dei trend demografici di un paese e il loro contributo è essenziale”
Si è aperta col messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’Assemblea Annuale 2025 di ANIA a Roma, dal claim “Un’Italia più protetta è più forte e competitiva”.
Nella sua relazione il presidente dell’associazione Giovanni Liverani è partito proprio da uno dei rischi più emergenti, quello climatico, per cui è già in corso l’obbligo assicurativo per le grandi imprese: “Il 94% dei comuni italiani sia a rischio frane, alluvioni o erosione costiera e il 40% degli edifici si trovi in zone sismiche medio-alte, solo il 7% delle abitazioni e delle imprese è protetto – ha detto –. L’assicurazione non è una tassa occulta ma uno scudo di protezione necessario“; e questo vale anche per le pensioni e le polizze sanitarie e long term care, dato il perpetuo invecchiamento della nostra popolazione.
A tal fine Liverani ha proposto la costituzione di un “Patto” tra player del mercato e istituzioni, per sviluppare il sistema socio-economico del Paese e “offrire soluzioni concrete di prevenzione, previdenza e assistenza” – retail e corporate – grazie anche alla “disponibilità di nuove fonti di dati” e “a tecnologie di elaborazione sempre più potenti“.
In dettaglio, oltre alla partnership sui catastrofali, la proposta prevede: “revisione dei meccanismi della previdenza integrativa, a oltre 20 anni dalla sua introduzione, a cui ha aderito ancora soltanto il 38% dei lavoratori” (punto su cui ha concordato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, presente ai lavori); “rafforzamento del Ssn, per tenerlo in vita, con un secondo e terzo pilastro assicurativo come per il sistema pensionistico“; “protezione di lungo periodo per la non autosufficienza, promuovendo soluzioni universali e incentivate“.
Concetti, peraltro, già espressi nei suoi suoi recenti interventi istituzionali: l’Italia, infatti, è sempre in fondo alla classifica delle economie avanzate con una quota di premi danni non auto pari all’1,1% del Pil, contro una media Ue del 2,6%; mentre negli ultimi 10 anni il divario dei premi si è ridotto rispetto al resto d’Europa, passando da 138 a soli 24 euro. L’intenzione – condivisa con buona parte del governo – è intanto di iniziare a estendere la legge sulla copertura cat nat alle case dei privati, visto che lo Stato non ha soldi per ricostruire ditte e abitazioni colpite da calamità naturali ormai irrefrenabili, né d’altronde vi sarebbe tenuto.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri: il presidente del Senato, Ignazio La Russa; i ministri Marina Calderone, Giuseppe Valditara e Adolfo Urso; il presidente Ivass, Luigi Federico Signorini. Oltre alla relazione integrale di Liverani, sul sito ufficiale ANIA sono disponibili la brochure illustrativa diffusa durante l’evento e il rapporto sull’Assicurazione italiana 2024-25.