di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Il presidente IVASS Luigi Federico Signorini, nel suo intervento stamani sul palco dell’Assemblea 2025 ANIA, ha toccato tutti i 4 punti del “Patto” con le istituzioni lanciato dal numero 1 dell’associazione, Giovanni Liverani.
Riguardo la polizza catastrofale obbligatoria per le imprese, ha ribadito che “non è un mero onere imposto, ma la risposta a un bisogno reale di garantirsi la capacità di ripartire anche nelle circostanze più difficili“. Ma il discorso si è incentrato soprattutto sul calo demografico e la domanda crescente di protezione previdenziale, sanitaria e assistenziale.
“La riforma del sistema pensionistico pubblico ha ricondotto quest’ultimo alla sostenibilità finanziaria, al prezzo di un contenimento sostanziale delle prestazioni garantite: lo spazio per l’azione delle assicurazioni è dunque grande” ha detto Signorini, prefigurando che i giovani si orienteranno su “un misto di investimenti finanziari e coperture propriamente assicurative“, che renderà necessario un alto livello di consulenza professionale.
Per quanto concerne la crisi del Ssn, non è questione solo di liste d’attesa infinite: “Molti cittadini desiderano anche forme aggiuntive di tutela, in termini per esempio di comfort e di servizi“, che lo Stato non è in grado di erogare. “Ben vengano nuove forme di assistenza“, purché la partnership pubblico/privato sulla salute sia “strutturata in modo da preservare corretti incentivi per tutte le parti coinvolte“.
A tal proposito, il tema Ltc diventerà “sempre più importante considerando la maggior incidenza di anziani e la trasformazione delle strutture familiari. In verità, per ora il mercato è molto modesto: i premi ammontano a poco più di 350 milioni di euro“: una cifra trascurabile sia rispetto alla raccolta complessiva (150 miliardi), che al “fabbisogno potenziale di questa specifica copertura“.
Il presidente IVASS si è poi soffermato sulla tecnologia. Per quanto attiene al capitolo della sicurezza informatica, “bisogna che le compagnie rafforzino il presidio dei rischi derivanti da terzi, con interventi organizzativi interni e disegnando opportunamente le clausole contrattuali di tutela: da quest’anno – ha ricordato – la trasmissione è un obbligo formale, grazie al quale verranno selezionati a livello europeo i fornitori critici da assoggettare a vigilanza“.
Sull’intelligenza artificiale, “è in corso la trasposizione dell’AI Act europeo: non va demonizzata – ha spiegato Signorini –, ma gestire accortamente i rischi è una condizione per sfruttarne le potenzialità. Anche IVASS ha cominciato a introdurre strumenti di IA nei propri processi operativi e di vigilanza – ha annunciato –: le prime applicazioni si stanno concentrando sulle attività a tutela del consumatore, in particolare nella gestione dei reclami e nell’ambito dell’Arbitro Assicurativo“, prossimo all’avvio.
Rischi da Catastrofi naturali e di Sostenibilità: il Rapporto IVASS 2025