Clessidra Factoring chiude il primo trimestre 2025 con un turnover di 255 milioni di euro (+46% a/a), monte crediti a 285 mln (+57%) e impieghi per 252 mln (+64%)
Nel confronto annuo, nei primi 3 mesi del nuovo esercizio crescono a doppia cifra anche margine di intermediazione (5,4 mln, +37%), grazie all’incremento dei volumi e all’ottimizzazione del funding, e di conseguenza l’utile netto (1,6 mln, +56%).
Risultati che “superano in parte gli obbiettivi del Piano industriale – commenta il Ceo, Gabriele Piccini –: professionalità e rapidità, fondamentali quando assistiamo i clienti in situazioni d’emergenza, ci hanno permesso di offrire loro un sostegno concreto. L’aumento di capitale di fine 2024 effettuato dall’azionista, il secondo bond da 50 mln emesso pochi giorni fa e una raccolta sempre più diversificata ci danno risorse per alimentare la crescita, confermando la nostra mission a supporto delle Pmi impegnate in programmi di ristrutturazione del debito in tutta Italia“.
Permane buona la qualità del portafoglio crediti: il peso di sofferenze e inadempienze probabili è pari all’1,1% degli impieghi netti (-2,8%). Il Roe si attesta al 18,4%; il TCR al 13%. I clienti operativi sono 284, oltre 1.600i debitori con monte crediti in gestione.
“Continueremo a investire nell’ampliamento della struttura – annuncia il general manager, Keoma Garbillo –: oggi contiamo un organico di 45 dipendenti e prevediamo nuovi ingressi nel corso dell’anno“, insieme a “un importante piano di investimenti in ambito ICT, che ci permetterà di rafforzare ulteriormente il controllo delle diverse tipologie di rischio, mantenendo alti standard nel servizio offerto e la flessibilità necessaria per rispondere alle esigenze della clientela“.
