31 Agosto 2023

Credito alle Imprese: Domanda ancora in Calo, Criteri di Prestito più Facili per le Aziende Green

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Crollano fiducia, fatturato e, di conseguenza, i finanziamenti alle imprese: non sono solo i ripetuti rialzi dei tassi di interesse a mortificare il mercato dei prestiti, che a luglio in Italia – secondo l’analisi della banca d’investimenti Jefferies, riportata dal Sole24Ore – sono calati del 3,7% annuo ponendoci ultimi nell’Eurozona dove, seppur in frenata, il business del credito registra in media ancora un +2,2% grazie in particolare alle performance positive di Germania e Francia.

Della sofferenza delle aziende si è discusso diffusamente in queste settimane su PLTV, con una serie di interviste esclusive a direttori di banche territoriali e confidi raccolte a puntate nel nostro speciale Focus sul credito regionale. Gli ultimi dati di Bankitalia e ABI, riferiti ancora a giugno, confermano l’ascesa dei tassi sulla raccolta come sulle nuove operazioni di prestito alle famiglie ma, appunto, soprattutto alle imprese. Dunque, anche il terzo trimestre 2023 non comincia bene e si avvia a segnare un altro pesante segno meno nella domanda delle imprese contrariamente alle aspettative della stessa Bce, che nella lending survey di inizio luglio, si aspettava un decremento inferiore al secondo trimestre.

Una flessione più da domanda quindi, che da ulteriori restrizioni dei criteri di finanziabilità: già il sondaggio su 13 gruppi bancari concluso il 4 luglio da Bankitalia, pur registrando la maggiore percezione e minore tolleranza del rischio da parte degli intermediari, segnalava nel secondo trimestre 2023 un irrigidimento dei criteri di offerta “di entità inferiore rispetto a quelli dei tre trimestri precedenti”. Evidenziando, inoltre, un trend controcorrente: “un allentamento negli ultimi 12 mesi di termini e condizioni applicati ai prestiti alle imprese green e in transizione” energetica. È noto, infatti, che il merito creditizio è rivalutato dall’adozione di modelli di sviluppo Esg. Non è neanche questione di gamma di prodotti e servizi disponibili presso gli istituti, che è sempre più ampia, digitale e mirata: parte dell’attuale sofferenza del mercato italiano è dovuta proprio al suo specifico tessuto economico-produttivo, che vede una presenza di micro e pmi estremamente superiore rispetto agli altri Paesi Ue: piccole realtà che, per il basso rating, faticano molto più delle grandi ad accedere al credito a causa dei vincoli normativi imposti alle banche.

Focus Credito al Sud – Cofidi.it Cresciuto grazie al Fintech: “Differenziare l’Offerta aumenta la Bancabilità delle PMI”

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