30 Aprile 2025

Dazi Usa, Banche Italiane più esposte delle Europee

Le banche dell’area euro mostrano un’esposizione complessivamente contenuta ai settori potenzialmente più penalizzati dai dazi americani: oltre il 70% del credito alle imprese è destinato infatti a comparti per cui il calo dei ricavi è stimato sotto all’1%, e sono pochi quelli che superano il 3%.

È quanto evidenzia un focus del primo Rapporto 2025 di Bankitalia sulla stabilità finanziaria, davanti a un ipotetico rialzo uniforme dei dazi doganali di 25 punti percentuali su tutte le importazioni statunitensi di merci provenienti dall’Ue.
L’esposizione del sistema bancario italiano risulta però relativamente più alta rispetto alla media europea a causa del maggior orientamento all’export (in particolare proprio verso gli Stati Uniti) e della più elevata concentrazione del portafoglio prestiti verso alcuni settori manifatturieri – prodotti alimentari, macchinari e metallurgia – che sarebbero particolarmente colpiti dalla politica commerciale del presidente Donald Trump.

In Italia la quota di prestiti alle aziende con un calo dei ricavi superiore al 5% – valore che in passato ha segnalato possibili problemi di solvibilità della clientela – sarebbe comunque contenuta attorno a circa il 3%. Via Nazionale sottolinea che l’aggregazione a livello settoriale potrebbe tuttavia rendere meno evidenti alcuni rischi specifici, legati a singoli clienti con elevata vulnerabilità ai dazi. In vari sistemi creditizi – incluso quello italiano – il valore dell’esposizione media ponderata è superiore alla mediana, suggerendo che i gruppi di maggiore dimensione forniscano una quota più ampia di prestiti alle aziende operative in questi comparti.
All’estero l’immobiliare ha un peso superiore al nostro nel portafoglio di finanziamenti corporate, il che rende i player meno vulnerabili.

Riassicuratori europei i più Esposti ai Dazi di Trump

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