21 Febbraio 2023

Superbonus, 19 Mld di Crediti Incagliati: Cartolarizzazioni o Compensazioni F24, con interventi Sace e Cdp

di Giuseppe Gaetano, chief editor

Un intervento di Cdp è una delle ipotesi allo studio: per chi si occupa della finanza pubblica la prima cosa che deve fare è riavocare a sé tutti i crediti, per capire quanti sono da pagare“.

Così Edoardo Rixi ieri sera, al termine della lunga tornata a Palazzo Chigi tra esecutivo, Abi – in rappresentanza degli istituti di credito – Sace – nel ruolo di “garante” pubblico di prestiti alle imprese – e la stessa Cdp, braccio operativo e controllore di Poste: “Il governo vuole far fronte al pagamento nei confronti delle imprese – ha aggiunto il viceministro al Mit -, che ad oggi era bloccato comunque, perché le banche non intendevano più pagare i crediti temendo per i loro bilanci“. Lasciare i futuri bonus edilizia nella sola forma delle detrazioni d’imposta in 10 anni dalla dichiarazione dei redditi, servirebbe proprio a far sgonfiare la bolla di crediti incagliati – saliti a oltre 19 milioni di euro, secondo le ultime stime dell’Agenzia delle entrate – e a salvare aziende e professionisti, ora più allarmati che mai.

Le altre ipotesi ancora allo studio per far fronte allo stock, sono la cartolarizzazione o le compensazioni tramite i modelli F24 presentati in banca: non sono brevi i tempi per cedere “pacchetti” di crediti sul mercato con società veicolo. Molto più rapido, per le banche, scaricare i debiti compensandoli con i pagamenti dei clienti tramite modelli F24. edilizi. Gli incontri proseguono, in attesa di una modifica in parlamento: molto dipenderà dalla decisione di Eurostat, a inizio marzo, se permettere o meno allo Stato la contabilizzazione degli importi sul debito pubblico. E pensare che c’erano istituti, come la Banca di Credito di Cherasco, del Gruppo Cassa Centrale Banca, che avevano allargato il business – proprio e, in seconda battuta, delle controparti assicurative o bancarie – proprio grazie ai crediti legati al 110%: nel 2022 ne aveva raccolti circa 110 milioni, oltre 4 volte la capacità fiscale della stessa Bcc.

Ne vanno di mezzo pure gli obiettivi di efficientamento energetico e antisismico: contando che – in base ai recenti dati Fiaip – il segmento degli immobili usati interessano il 90% del totale delle compravendite, il blocco della cessione crediti si farà sentire inevitabilmente anche su numero e valore delle transazioni immobiliari, e dei relativi mutui. Che è un correlato non da poco per il mercato del credito privato italiano.

https://www.pltv.it/news/consulenza_creditizia/bonus-edilizi-fine-di-unera-la-cessione-crediti-si-ferma-a-38-miliardi-di-scostamento

 

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