22 Novembre 2023

Moody’s alza l’Outlook su 16 Banche Italiane: “Condizioni di Credito Migliori”

Le condizioni del credito in Italia sono migliorate in modo significativo negli ultimi anni, sostenendo la capacità di prestito delle banche all’economia reale. I prestiti in sofferenza sono scesi dal 6,1% dei prestiti lordi di giugno 2020 al 2,4% di giugno 2023, in linea con la media Ue. Ciò riflette principalmente cessioni e cartolarizzazioni di NPL su larga scala agevolate dal programma GACS del governo, interrotto a giugno 2022“.

Lo scrive Moody’s alzando da “negativo” a “stabile” l’outlook sul rating di 16 banche italiane e 2 istituti controllati dallo Stato (CDP e Invitalia), in linea con la decisione su rating sovrano e il profilo macro del Paese. Il report cita il miglioramento del loro contesto operativo e delle condizioni di credito, evidenziando che la forza del comparto bancario è un fattore trainante delle prospettive sul debito pubblico.
Le valutazioni, in dettaglio: Banco BPM promossa a baa3 da ba2 dato il miglioramento di asset quality e profittabilità; MPS a ba3 da b1 per il piano di ristrutturazione in corso; Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Credito Emiliano, Cassa Centrale Raffeisen, CDP e Invitalia confermate a baa3; BNL, CA auto bank, Banca Sella, Banca Ifis e BFF Bank, Mediocredito Trentino Alto Adige a ba2; BPER, Credit Agricole Italia, Banca del mezzogiorno-Mcc a ba1.

Anche Moody’s si aspetta che inflazione e caro vita aumenteranno solo moderatamente i crediti deteriorati e che la maggiore solvibilità delle banche, supportata da utili non distribuiti e crescita dei margini di interesse netti, le aiuterà ad assorbire l’impatto dell’indebolimento del merito creditizio di famiglie e imprese.
Più pessimista la Bce che, nel Financial Stability review diffuso sempre oggi, mette in guardia il settore dal previsto incremento dei costi di rifinanziamento “in quanto trasferiscono gradualmente tassi di interesse più elevati ai depositanti e la composizione si sposta dai depositi overnight verso depositi a termine o obbligazioni più costose“, e dal peso sulla redditività del “calo sostanziale dei volumi dei prestiti, dovuto ad aumento dei tassi di interesse, diminuzione della domanda e inasprimento degli standard creditizi“.

Moody’s ha modificato l’outlook a stabile e confermato anche i rating di Unipol e UnipolSai Assicurazioni rispettivamente a ba1 e baa2, vista l’esposizione del Gruppo alle attività italiane, che al 30 settembre scorso costituivano quasi 2 volte il suo patrimonio netto. In particolare, la forza finanziaria di UnipolSai è ritenuta più forte del profilo creditizio del debito sovrano italiano.

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