3 Novembre 2023

Intesa Sanpaolo Verso il Superamento del Piano al 2025: +85,3% di Utili nei primi 9 Mesi 2023

Il Piano di impresa 2022-2025 “procede a pieno ritmo” per Intesa Sanpaolo, che chiude i primi 9 mesi del 2023 con un utile netto in crescita dell’85,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, a 6,1 miliardi di euro; e, grazie al traino degli interessi, prevede che superi  i 7,5 mld nell’intero anno.

Gli importanti investimenti in tecnologia hanno già apportato al risultato corrente lordo 2025 circa mezzo miliardo non previsto nel Piano derivante in particolare dalla nuova piattaforma nativa cloud Isytech e dai canali digitali Fideuram Direct e Isybank, il cui lancio ha permesso al Gruppo di chiudere 810 filiali da fine 2021 (pur essendo stati assunti nel frattempo 2.600 professionisti).
Tornano al bilancio al 30 settembre: la gestione operativa aumenta del 36,8% annuo, i proventi netti del 19, i costi operativi dello 0,7. Elevata l’efficienza, con un cost/income al 41,9%, e solida la patrimonializzazione. I prestiti alla clientela sono pari a 434 mld (-8,5%). Rispetto al 31 dicembre scorso, crescono invece del 3,3% le attività finanziarie, pari a 1,2 mld: la raccolta diretta bancaria, costituita all’ 80% dalla componente retail, ammonta a 558 mld (+2,3%); quella assicurativa a 168 mld (-3,3%); quella indiretta a 684 mld (+4,1%); quella amministrata a 255 mld (+12,5%).

Le commissioni nette – da attività bancaria commerciale e da gestione, intermediazione e consulenza – sono pari nel complesso a 6.448 milioni, -3,7% annuo. Il settore è retto dai comparti Wealth Management, Protection & Advisory. In dettaglio, è stata arricchito il prodotto Soluzione Domani con l’iniziativa Senior Hub, centro multiservizi dedicato a prevenzione medica e all’aggregazione sociale, ed è stato lanciato un nuovo focus su telemedicina e prenotazioni online da parte di InSalute Servizi, società della Divisione Insurance della banca che dall’1 gennaio 2024 sarà Tpa del fondo sanitario integrativo del Gruppo, che conta 245mila assistiti e un milione di pratiche all’anno. Stabile, in sintesi, il risultato della bancassurance, a 1,2 mld.

Alte qualità del credito e copertura di Npl: lo stock di deteriorati a settembre, rispetto a dicembre 2022, diminuisce del 5,3% al netto delle rettifiche di valore e dell’1,4 al lordo; l’incidenza sui crediti complessivi è pari rispettivamente all’1,2 e al 2,4%. In quest’ambito, la funzione aziendale Active Credit Portfolio Steering ha continuato a estendere gli schemi di protezione dal rischio per ottimizzare l’assorbimento di capitale. Ogni indicatore di liquidità è ampiamente oltre i requisiti normativi.

Il tutto in un quadro di generale rafforzamento di governance e business ESG, non solo tramite offerta di prodotti di investimento ed emissione di social bond. Al terzo trimestre 2023 risultano erogati: circa 41 mld di nuovi prestiti dal 2021, dei 76 disponibili per green economy e transizione ecologica del Pnrr; 3,7 mld di mutui green dal 2022, di cui 1,1 mld nei primi 9 mesi dell’anno, dei 12 destinati alle famiglie dal Piano al 2025; 7,5 mld di linee di finanziamento per l’economia circolare, ci cui 4,5 nei primi 9 mesi, degli 8 destinati al 2025. Più altri 37 mln da Digital e Suite Loans.

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