8 Settembre 2025

Pet Insurance ferma a mezzo Miliardo: dall’Rc al Funerale, cresce l’Offerta

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

In Italia solo la spesa veterinaria per gli animali da compagnia – senza contare cibo, gadget o servizi come il dog sitting – pesa, secondo nostri calcoli, per circa un miliardo e mezzo sugli 8 movimentati approssimativamente dall’intera filiera della pet economy.

Non parliamo ovviamente degli animali da allevamento o da competizione, che hanno tutt’altro giro d’affari, ma degli amici domestici a 4 zampe. I costi crescenti, anche in questo comparto, hanno già indotto molti proprietari a ridurre o a tagliare il budget: mantenerli è diventato oneroso e una tutela per far fronte agli imprevisti fa comodo, trattandosi spesso di compagni di vita e membri della famiglia a tutti gli effetti.
Un report diffuso proprio oggi da Unisalute/Nomisma stima una spesa media complessiva di 900 euro annui ad animale, di cui 380 per la salute (l’86% ha fatto almeno una visita negli ultimi 12 mesi).

Di certo parliamo si un mercato tutt’altro che secondario in prospettiva visto l’invecchiamento della popolazione, il maggior ricorso allo smart working, l’uso della pet therapy e – non ultimo – il fatto che sulla penisola ci sono più di 13,5 milioni di cani, 1 mln di gatti e oltre 2mila furetti (tra quelli regolarmente registrati alle anagrafi regionali) e una persona su 3 ne possiede almeno uno (rapporto che sale a 2 su 3 considerando i nuclei familiari).
Se aggiungiamo conigli, scoiattoli giapponesi, pesci rossi, tartarughe, pappagalli e altre specie di uccelli e bestie esotiche (per cui non ci risultano polizze) la somma supera quella degli esseri umani abitanti sullo Stivale, che invece diminuiscono: l’anno scorso Euromonitor ha contato in tutto ben 65 milioni di animali d’affezione sulla penisola.

La detrazione fiscale dell’esborso per farmaci e visite è ridicola, è logico quindi che cresca l’attenzione dei proprietari verso le polizze assicurative per cani e gatti (ma non solo): analizzando dati Ivass, ci risulta che negli ultimi 2 anni quelle in commercio siano passate da una trentina a oltre 80 tra soluzioni modulari, stand alone ed estensioni a polizze casa o multirischio in capo a 32 compagnie.
Responsabilità civile per danni a terzi, consegna medicinali a domicilio, tele-assistenza, corsi di rieducazione, ricerca in caso di scomparsa, fino a eutanasia e funerale: non manca proprio nulla nei pacchetti confezionati dalle compagnie, che in molti casi offrono anche coperture multi-pet.

Metà del campione UniSalute dice di conoscerli e si dice pronto a spendere tra 100 e 200 euro l’anno per una polizza pet, e 22% anche oltre ma – per beneficiare di rimborsi completi (47%) e tariffe agevolate (38%) – ne occorrono un po’ di più. Di recente Mia di Prometeia ha calcolato premi variabili da 17 a 50 euro al mese, in funzione del tipo di animale e della sua età.
Naturalmente, conta parecchio anche la razza. Stando a Segugio.it assicurare un cane di piccola taglia, solo per la Rc con tutela legale, costerebbe da 52 a 184 euro l’anno mentre, inserendo il rimborso spese veterinarie, la forbice passerebbe da 215 a 337 euro.

Nel caso di un cane, va detto che difficilmente si assicurano cuccioli sotto i 6 mesi o adulti sopra gli 8-10 anni; non manca però chi garantisce la copertura anche oltre solo per la Rc, come Unicredit o Poste, oppure a patto che l’animale venga assicurato entro una certa età.
Ad ogni modo, oggi underwriting e calcolo del premio risultano maggiormente accurati: le compagnie hanno infatti molte più informazioni rispetto al passato grazie al Registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento – aggiornato periodicamente dal ministero della Salute – e a microchip e libretto sanitario con i vaccini, necessari per stipulare la polizza. Esemplari come dogo argentino, mastino napoletano, pit bul o rottweiler non sono esclusi, ma il costo lievita. Una media, specie in questo ambito, è però poco affidabile dipendendo da variabili estremamente differenti.

Purtroppo, anche in questo mercato all’interesse non corrisponde ancora la sottoscrizione e risulta fortemente sotto assicurato: confrontando diversi report, emerge che al momento meno di 2 milioni di proprietari, neanche il 15% del totale, hanno acceso una polizza cane o gatto, forse a causa di una sinistralità apparentemente limitata.
UnipolSai e Generali offrono sconti e promozioni per il primo periodo, segno che i big player vogliono avvicinare il grande pubblico. Attualmente il nostro mercato assicurativo si aggira ancora sul mezzo miliardo ma, secondo Fortune Business Insight, entro il 2026 a livello globale supererà gli 11 miliardi di dollari a livello globale mentre, stando a Growth Plus Reports, nel 2030 toccherà addirittura 32 mld.

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