Banca Popolare del Frusinate chiude il primo semestre 2025 con un utile netto salito in un anno da 9,2 a 13,1 milioni di euro, beneficiando anche di riprese nette di valore per rischio di credito pari a 5,7 mln.
Il margine di interesse si attesta a 17 mln, quello di intermediazione a 21,1 mln; le commissioni cifrano 3,8 mln, i costi operativi 7,2 mln.
Il risultato netto della gestione finanziaria ammonta a 26,8 mln, mentre la raccolta da clientela tocca 987 mln. I finanziamenti netti raggiungono un totale di 797 mln, di cui il 95,25% crediti in bonis e il 4,75% deteriorati: entrambi gli aggregati registrano un incremento del 2,2% rispetto alla chiusura d’esercizio 2024.
Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo, è di 141,5 mln; CET1 e TCR raggiungono crescono entrambi al 22%.
Il CdA dell’istituto ciociaro, guidato dal dg Domenico Astolfi e dal presidente Carlo Salvatori, “esprime soddisfazione per i risultati ottenuti che sono in linea con il piano industriale“.
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