3 Aprile 2023

Gruppo Iccrea, Nuovo Piano Industriale al 2025. Entro l’estate deciderà il Partner Bancassurance

Oggi, nella Sala Presidenza di Confcooperative a Roma, la conferenza stampa di presentazione Piano Industriale 2023-2025 del Gruppo BCC Iccrea, che rimodula ed estende di un anno quello al 2024 approvato l’anno scorso.

Per quanto riguarda la redditività, il Gruppo prevede un prodotto bancario lordo in crescita a un CAGR del 2,9% fino a 288 miliardi di euro, un cost income al 62,5% nel 2025 (-6,2 pp rispetto al 2022), un ROE al 6,9% (+0,5 pp) e un utile netto in crescita a un CAGR del 9,6% a 987 milioni nel 2025. Nei prossimi 3 anni lo stock dei crediti è previsto in crescita di 5 miliardi di euro, sostenuto da livelli crescenti di nuove erogazioni per circa 50 miliardi. La raccolta diretta cresce moderatamente (+1,2%), mentre l’indiretta mostra una crescita significativa (+8,6%) spinta dal risparmio gestito. Previsti investimenti per la crescita e la macchina operativa pari ad oltre 670 miliardi in arco piano.

Il piano prevede 5 principali ambiti di intervento:

1. Profittabilità sostenibile e sostegno ai territori, con un aumento della marginalità ordinaria netta in linea con la natura cooperativa del Gruppo;

2. Presidio della qualità del credito, con il proseguimento del percorso di de-risking per consolidare i progressi raggiunti negli ultimi 3 anni;

3. Ulteriore rafforzamento della posizione di capitale e di liquidità, per continuare ad eccellere dal punto di vista patrimoniale e finanziario;

4. Digitale, per abilitare un nuovo concetto di prossimità

5. IT, con importanti investimenti e un nuovo modello di sourcing IT per affrontare le sfide del mercato.

I risultati che abbiamo raggiunto ad oggi ci hanno reso resilienti e pronti ad affrontare da protagonisti nuove sfide facendo leva sulla nostra identitàha commentato Mauro Pastore, direttore generale – Quello del gruppo bancario cooperativo si è rivelato un modello di successo che ci ha permesso di erogare alle comunità un grande valore, migliorando il posizionamento competitivo del nostro Gruppo e valorizzando l’autonomia, il localismo e la prossimità delle nostre BCC. Con il piano 2023-2025 intendiamo rendere questo modello di business ancora più efficiente e moderno, evolvere l’offerta per soddisfare al meglio le esigenze della clientela ed eccellere per solidità patrimoniale e finanziaria garantendo stabilità di lungo termine“.

Per quanto concerne la dinamica dei ricavi, la marginalità verrà sospinta dalla crescita costante dei ricavi da servizi, anche grazie agli investimenti previsti, e dal ritorno a condizioni “normali” dei tassi di interesse.

I principali target sui ricavi sono: margine di intermediazione +3,3% (CAGR 22-25); margine di interesse +3,5%; commissioni nette +3,8%. Previsto un miglioramento della forbice dei tassi di circa 30 bps che, congiuntamente alle dinamiche delle poste di raccolta e impiego, determinerà una crescita del margine d’interesse di circa 300 milioni nel 2023 (rispetto ai dati pro-forma del 2022) per poi assestarsi intorno ai 3,3 miliardi.

Le commissioni nette sono previste in crescita fino a circa 1,5 miliardi al 2025, mantenendosi intorno a circa il 30% del margine d’intermediazione.

In crescita di circa il 5% annuo le componenti risparmio gestito e relative alla distribuzione di prodotti di terzi. Significativa anche la crescita dei servizi di pagamento (+3,6%) e monetica (+4,0%).

Infine, sulla qualità del credito, il Gruppo manterrà elevata l’attenzione sulla qualità del credito, ormai allineata a quella del mercato, grazie alle importanti azioni di de-risking effettuate dalla nascita del gruppo, traguardando i seguenti obiettivi al 2025: NPL ratio lordo al 3,5% e netto all’1,6%; copertura crediti deteriorati al 55,4%. I nuovi default sono attesi in crescita rispetto al 2022 e pari a circa 6 miliardi, a cui si contrapporranno azioni di gestione per 6,8 miliardi per assicurare una riduzione delle posizioni non performing lorde di circa 0,8 miliardi (-18,4%) a fine 2025, pur in presenza di impieghi lordi a clientela in crescita di circa 4,9 miliardi (+1,7%). Il costo del rischio medio annuo nel periodo 2023-2025 si attesterà a circa 77 bps (rispetto ai 49 bps del 2022) con un impatto a conto economico pari a complessivi 2,2 miliardi nel triennio.

Proseguono intanto anche le trattative per la ricerca del o dei nuovi partner nella bancassicurazione, che i vertici del gruppo contano di individuare entro l’estate per chiudere l’accordo entro la fine dell’anno.

Luca Gasparini (BCC Iccrea): “Exploit nella CQ, 2023 all’insegna dell’Esg”

 

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