20 Giugno 2024

Polizze Catastrofali, c’è tanto da lavorare: i punti dell’Indagine IVASS

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

In vista del decreto Mef e Mimit sull’assicurazione catastrofale delle imprese contro terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni – che stabilirà le modalità dell’obbligo a contrarre da parte delle compagnie – IVASS ha realizzato un’approfondita “Indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali” in commercio, disponibile integralmente sul sito online dell’istituto, che riassumiamo di seguito per sommi capi.

L’offerta riguarda soprattutto estensioni alle polizze “Incendio e danni ai beni” con un premio extra, mentre la copertura stand alone è ancora limitata a un paio di compagnie: tutte prevedono che i fabbricati da tutelare rispettino determinate classi costruttive di merito, fondamentale nel calcolo del premio.
Le coperture sono variegate: la composizione delle garanzie risulta eterogenea e l’evento “frana” è incluso solo da 3 compagnie nella “alluvione e inondazione”, mentre per la “esondazione” non c’è ancora un prodotto specifico. In alcuni casi la garanzia copre anche i danni indiretti, come la business interruption, e riconosce un anticipo sull’indennizzo (pari al 50% dell’ammontare presumibile del danno, purché questo sia di almeno 15.000/50.000 euro). Risultano sempre coperti i danni diretti e materiali ai fabbricati (mentre di norma sono espressamente esclusi quelli ai terreni su cui sono costruiti) e in genere anche a macchinari, attrezzature, arredi, merci. Alcune compagnie assicurano valori, archivi, pannelli solari, beni in leasing e offrono servizi di assistenza per interventi di emergenza: dall’invio in loco di un idraulico o di un vigilantes, al rimborso spese per rientro anticipato. Sono previste esclusioni specifiche per ciascuna copertura in aggiunta a quelle base.
I contratti e le condizioni purtroppo non sempre sono chiarissimi: il glossario dei rischi catastrofali, in particolare, pecca di una certa disomogeneità tra i diversi player essendo a volte associati al grado d’intensità del fenomeno (ad esempio la definizione di “allagamento” non sempre comprende le cosiddette “bombe d’acqua”). Inoltre, l’imprenditore è costretto a compilare complessi questionari sulle caratteristiche tecniche dei fabbricati da proteggere (a volte disegnati in maniera incongruente sui moduli della polizza “incendio”) e per l’IVASS questo rappresenta un punto di attenzione alla luce della garanzia della sottoscrizione, presupponendo buona fede e competenze altamente specialistiche da parte dell’assicurato.
I criteri di risarcimento prevedono di solito la formula “a valore intero” ma – altro elemento di potenziale criticità – la quantificazione del valore dei beni da assicurare viene lasciata al cliente e la verifica della congruità è effettuata dal perito solo al momento del sinistro. Esistono anche le forme “primo rischio assoluto” e “valore a nuovo”, dunque nella copertura possono rientrare le spese di demolizione, sgombero, ripristino e onorario dei consulenti. Da notare che l’area su cui grava l’immobile coperto non contribuisce a formare il valore da assicurare.
Franchigie, scoperti e massimali non sono esattamente valutabili perché i valori sono fissati in sede di stipula: nei pochi casi in cui sono presenti nelle condizioni, i massimali sono indicati per sinistro e anno; su franchigie e scoperti invece, a volte sono applicate limitazioni distinte per bene assicurato e/o spesa indennizzata.

L’analisi entra poi nel dettaglio delle singole polizze per ciascuno dei suddetti 5 eventi estremi, riportandone le rispettive esclusioni e limitazioni, spesso non proprio calibrate.
Discorso a parte meritano le 3 polizze parametriche attualmente sul mercato. Qui parametro, premio e indennizzo sono stabiliti ex ante e il “risarcimento” non è più legato al danno effettivamente subìto ma al superamento di soglie preordinate – registrate da satelliti, sensori, telecamere e altri rilevatori terzi direttamente nel luogo assicurato – che possono riguardare molti dati: dai gradi della scossa sismica ai millimetri di pioggia, dalla dimensione dei chicchi di grandine alle raffiche di vento (sebbene le trombe d’aria non rientrino nel provvedimento).
Il pubblico di PLTV.it sa che si tratta di tematiche approfondite con i protagonisti del settore alla recente edizione 2024 dell’Italy Protection Forum di Milano, centrali anche nella due giorni del prossimo Reinsurance Day di EMFgroup dedicato ai rinnovi dei trattati, in calendario il 9 e 10 ottobre. Il report IVASS rappresenta certamente un importante punto sul mercato italiano e contiene anche un corposo capitolo sulle polizze per la clientela retail, a cui il governo prevede di estendere l’obbligo assicurativo entro fine legislatura: la gamma di soluzioni per le case delle famiglie risulta tuttavia inferiore rispetto al ventaglio attualmente a disposizione delle Pmi.
Nelle conclusioni della relazione, possiamo presumibilmente leggere alcune delle indicazioni che la Vigilanza sta portando al tavolo da cui a breve dovrebbero uscire le linee attuative per mettere a terra le disposizioni della legge di bilancio: intanto dovrà contenere una definizione ampia ed univoca delle calamità naturali, come pure dell’abuso edilizio; no a complicati questionari assuntivi e a polizze vincolate alle dichiarazioni del cliente, sì a prodotti che riconoscano un anticipo sull’indennizzo, per permettere all’imprenditore di fronteggiare le spese immediate, e valorizzino i comportamenti virtuosi degli assicurati volti a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Swiss Re, Gen Re, AON Re e Reale Mutua a difesa dai Rischi Catastrofali: il Talk a Italy Protection Forum

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