27 Febbraio 2024

Munich Re Supera ancora il Profit Target, Capacità sufficiente per Catastrofi Climatiche e Cyber

Munich Re chiude l’esercizio 2023 superando il profit target per il terzo anno di fila: l’utile netto di 4,6 miliardi di euro scavalca le previsioni di 600 milioni e il Gruppo conferma quello del 2024 in aumento a 5 mld.

Dalla relazione di bilancio emerge che i ricavi da contratti assicurativi salgono complessivamente da 55,4 a 57,9 mld grazie alla crescita organica sia nel segmento della riassicurazione danni che nella controllata Ergo Insurance, che opera in forma diretta. Elevato il coefficiente di solvibilità, al 267%, mentre il patrimonio arriva a sfiorare i 30 mld.
Il comparto riassicurativo contribuisce al risultato con 3,9 mld di utili, di cui quasi uno nel quarto trimestre, e 37,8 mld di ricavi: il segmento Vita e Malattia raggiunge l’obiettivo del risultato tecnico totale di 1,4 mld, mentre i ricavi scendono leggermente a 10,1 mld a causa degli effetti di conversione valutaria; il Danni riporta invece un risultato di 2,4 mld con ricavi in crescita a 27 mld.

Le spese per sinistri rilevanti ammontano a 3,2 mld, di cui 873 mln nel quarto trimestre, e corrispondono al 12,6% dei ricavi assicurativi netti, quindi inferiori al valore atteso del 14%. La voce risente del deflusso di importanti perdite degli anni passati: al 31 dicembre scorso i danni provocati dall’uomo si attestano a 943 mln, mentre quelli derivanti da catastrofi naturali salgono a 2,3 mld. Il fenomeno più impattante dell’anno è stato il terremoto in Turchia, costato 0,7 mld circa; nel quarto trimestre è toccato all’uragano Otis in Messico, con perdite per 453 mln.
Al primo gennaio, i rinnovi dei trattati hanno aumentato i volumi di attività del 3,5% a 15,7 mld grazie allo sviluppo di opportunità commerciali in quasi tutte le regioni e classi di affari, all’espansione delle relazioni con i clienti esistenti e all’interruzione dei rapporti che non soddisfacevano più le aspettative in termini di prezzi o condizioni contrattuali, al fine di mantenere l’elevata qualità del portafoglio (1/3 dei trattati non vita non è stato rinnovato). L’aspettativa è comunque che il contesto rimanga positivo nei prossimi round.

Munich Re, ospite l’anno scorso sia all’Italy Protection Forum di EMFgroup che all’annuale ReInsurance Day di Milano, ha un capacità assicurativa sufficiente per coprire i crescenti rischi climatici e informatici estremi, ma fa presente che è essenziale il coinvolgimento dei governi nazionali per migliorare assicurabilità e prezzi delle coperture – necessariamente da adeguare se associati a un aumento del rischio e delle relative aspettative di perdita – incentivando misure preventive che possono ridurre sostanzialmente le perdite causate da eventi meteo estremi, alleggerendo l’onere finanziario sul sistema.
A metà febbraio la compagnia tedesca ha annunciato la costituzione di una nuova business unit globale dedicata all’assicurazione parametrica, che si concentrerà sui rischi cat nat senza escludere l’introduzione di altri rami in futuro.

In un mondo sempre più digital, anche nel settore della cyber security necessario l’aiuto dei singoli gli Stati. Nonostante il mercato globale delle polizze cyber sia triplicato negli ultimi 5 anni, il gap di sicurezza resta enorme e il privato  non può accollarsi da solo le conseguenze di attacchi hacker a infrastrutture critiche o scenari di guerra informatica: su questo fronte Munich Re auspica come possibile soluzione un intervento pubblico di ultima istanza, di cui si sta già discutendo negli Usa ma non ancora in Europa.

Paolo Ghirri (Munich Re): “Riassicurare è Stabilire una Relazione di Lungo Termine con le Compagnie”

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