Telecamere di PLTV.it a Torino nella sede di Ersel Banca Privata, per la presentazione del bilancio 2024 di PerMicro.
L’anno scorso la società di microcredito ha sostenuto 3.030 progetti a favore di famiglie e piccoli imprenditori: oltre 35 i milioni di euro erogati, per una crescita annua del 14% nell’assistenza alle microimprese e dell’8% in quella alle famiglie; le aziende finanziate guidate da donne sono cresciute nel periodo dal 37 al 39%, mentre il 31% è guidato da giovani under35.
Nell’occasione sono stati divulgati i risultati dello studio d’impatto sociale condotto con Triadi: dal 2009 al 2022 sono stati oltre 9.000 i beneficiari retail e corporate del credito concesso da PerMicro, inizialmente esclusi dai canali bancari tradizionali e che hanno creato in tutto 3.601 posti di lavoro. In 14 anni l’erogato è cresciuto a una media annua del 30%, passando da 1,5 a 26 mln.
La ricerca ha ribadito una volta di più come il credito accessibile sia una leva concreta di emancipazione, inclusione finanziaria e stabilizzazione economica soprattutto per i profili più vulnerabili. Se n’è avvantaggiato pure il sistema pubblico: la crescita del reddito e dei consumi generata in tutta Italia dalle attività supportate dalle 23 filiali dell’intermediario finanziario, ha portato nelle casse del fisco 123 mln tra imposte e gettito, facendo risparmiare allo Stato 18,3 mln di sussidi.
Ma c’è ancora tanto bisogno di microfinanza: nonostante i miglioramenti, secondo elaborazioni di Banca Etica sui dati Bankitalia, nel 2022 circa il 3% delle nostre famiglie – quasi 600mila nuclei, pari a 1,3 mln di cittadini – non possedeva ancora uno strumento bancario.
Al microfono dell’inviato Alberico Imbriano: Mario Calderini, professore ordinario presso la School of management del Polimi e direttore di Tiresia; quindi Francesca Giubergia con Benigno Imbriano, rispettivamente presidente e amministratore delegato di PerMicro.
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Mauro Manca (PerMicro): “Non solo Credito alle Micro Imprese, ma Consulenza sul Business”