A marzo 2025 i tassi di interesse sui mutui residenziali sono scesi al 3,54% dal 3,58% riportato nel precedente bollettino mensile di Bankitalia: la quota con determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 7,4%.
Anche il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo è calato al 10,29% dal 10,46 di febbraio; così come i tassi sui prestiti alle imprese, al 3,92% dal 3,99%: per importi fino a 1 milione di euro si sono collocati al 4,48%, per cifre superiori al 3,63%.
Per la prima volta dopo parecchio tempo, i finanziamenti ai privati tornano ad aumentare dello 0,5% annuo: a trainare la percentuale sono però solo quelli alle famiglie (+1,1% da 0,7%) perché i finanziamenti alle aziende, pur rallentando la discesa, restano ancora in negativo (-1,1% da -2,1%). Un trend di decisa ripresa per il comparto, dunque, perfino migliore e in anticipo rispetto a quello dipinto dall’ultima rilevazione ABI sempre su marzo.
Due settimane fa, nel primo rapporto 2025 sulla stabilità finanziaria, Via Nazionale ha chiesto agli istituti less significant più controlli sui prestiti con garanzia pubblica, e ha rilevato una maggiore esposizione del sistema italiano ai dazi commerciali Usa rispetto a quello europeo.
