28 Aprile 2023

ViViBanca: i Risultati confermano la solidità della Struttura Patrimoniale della Banca

L’Assemblea degli Azionisti di ViViBanca ha approvato, sotto la presidenza di Germano Turinetto, il Bilancio del 2022 che chiude con un risultato individuale di 4,2 milioni di euro e un patrimonio netto di 62,1 milioni di euro.

Il Gruppo chiude l’esercizio con un utile netto consolidato pari a Euro 1,7 milioni, registrando un Margine di Intermediazione consolidato pari a Euro 26,8 milioni nel 2022, in aumento del 38,7% rispetto agli Euro 19,3 milioni nel 2021, per effetto del positivo apporto del portafoglio crediti valutato al fair value, che ha più che compensato i minori utili da cessione; dal canto suo il risultato netto della gestione finanziaria è pari a Euro 25 milioni, in aumento del 32% rispetto agli Euro 18,9 milioni del 2021.

Grazie all’apporto della controllata I.Fi.Ve.R., il Gruppo ViViBanca ha incrementato i propri finanziamenti CQS a libro, raggiungendo un importo complessivo di crediti verso la clientela di Euro 375 mln.

L’Assemblea degli azionisti ha confermato per il triennio il numero dei consiglieri in 9, confermato nella carica di Presidente Germano Turinetto e nella carica di Vice Presidente Paolo Avondetto oltre a 5 dei consiglieri in scadenza di mandato. Sono stati nominati due nuovi consiglieri in persona della Dr.ssa Claudia Oddi e della Dr.ssa Giovanna Giordano, con l’obiettivo di aumentare la diversificazione di competenze e di esperienze del consiglio ed anticipare il percorso di aderenza alle linee guida delle politiche ESG in termini di governance.

Sempre in questa linea è stata anche rinnovata la composizione del Collegio Sindacale mediante la conferma del Presidente Prof. Franco Vernassa e la nomina di due nuovi Sindaci Effettivi: Veronica Pignatta e Maura Buratto.

Il Presidente del Gruppo Bancario ViViBanca ha osservato: “Il 2022 è stato un anno molto impegnativo. Se da un lato si è affievolito l’impatto della pandemia, il ritorno di conflitti bellici in territorio europeo e la dinamica inflazionistica hanno condizionato severamente il contesto economico e messo sotto pressione la liquidità del mercato finanziario, oltre ad aumentare le condizioni di rifinanziamento della raccolta diretta, senza poter trasferire in misura adeguata i maggiori costi sulle nuove erogazioni. I risultati hanno comunque confermato la capacità del Gruppo di riuscire a superare le difficoltà collegate ai cambiamenti di scenario e di raggiungere gli obiettivi prefissati”.

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