Riguardo le notizie dell’ispezione della Bce sul rischio di credito di Popolare Sondrio, la banca chiarisce che l’attività ispettiva è stata condotta tra ottobre 2022 e aprile 2023 e che è stata comunicata nelle relazioni di bilancio 2023, 2024 e anche nella prima trimestrale 2025.
Lo scorso 29 aprile Bruxelles ha imposto alcuni requisiti e impartito delle raccomandazioni al Gruppo, riguardanti “anche l’efficacia del consiglio di amministrazione, il potenziamento della struttura e il funzionamento del livello dirigenziale e delle funzioni di gestione dei rischi e di revisione interna“.
“Con specifico riferimento ai segmenti Corporate & Large e SME – si legge nella nota dell’istituto – per un controvalore lordo in origine pari a 15,5 miliardi di euro, è emersa la richiesta di procedere alla riclassificazione di 27 posizioni creditorie ai fini delle segnalazioni prudenziali di vigilanza (per un controvalore per cassa pari a 158 mln lordi e 113 mln netti) rispetto alle quali sono in corso interlocuzioni“.
Se le posizioni saranno considerate deteriorate, non ci sarebbero comunque “significativi effetti aggiuntivi a conto economico rispetto a quelli già contabilizzati“: rispetto ai dati al 31 marzo, l’Npl ratio netto varierebbe dall’1,04 all’1,36% e il netto dal 2,9 al 3,3%.
L’istituto, inoltre, fa sapere che “ha da tempo avviato azioni di rimedio che completerà nei tempi previsti e che la Bce si è riservata di valutare nel tempo, in ragione della loro concreta efficacia e implementazione“.
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