BPER archivia i primi 3 mesi del 2025 con l’utile netto trimestrale più alto mai registrato: 442,9 milioni di euro (+43,2% a/a) “grazie a una dinamica commerciale eccellente in tutti i business: Retail, Corporate, Private & Wealth Management – commenta l’AD Gianni Franco Papa –. Cresce il nostro sostegno concreto ai clienti, sia dal punto di vista del credito con 4,4 mld di nuove erogazioni, di cui oltre la metà destinati alle imprese, sia nella gestione degli asset, in ottica di investimento e protezione“.
I crediti netti totali alla clientela si attestano complessivamente a 89,6 mld (+2,2%). Sempre alta la qualità del credito, con Npe ratio “best in class”: 2,6% lordo e 1,2% netto. Stabile al 54,2% la copertura dei deteriorati.
Cala il margine di interesse (811,9 mln, -3,8%) ma aumentano le commissioni (541,1 mln, +8,5%), trainate da ogni comparto: servizi di investimento (240,1 mln, +14,3%); ramo assicurativo danni e protezione (26,4 mln +26,9%) e attività bancaria tradizionale (274,6 mln, +2,5%). Profilo di capitale e livelli di liquidità si confermano elevati; il CET1 ratio si colloca al 15,8%; il cost/income scende al 46,7%.
Risultati “in linea con gli obiettivi del Piano strategico al 2027, generando costante valore a beneficio di tutti gli stakeholders – aggiunge Papa –. Valore che
vogliamo accrescere e condividere attraverso l’offerta su Popolare Sondrio (per cui ad aprile è stato aumentato il capitale sociale, ndr) grazie all’elevata combinazione industriale delle nostre realtà“. A tal proposito, ieri è arrivata l’autorizzazione dell’Ivass a detenere una partecipazione qualificata superiore al 30% di Arca Vita.
BPER ribadisce che “l’operazione ha un forte razionale” e consolida il Gruppo nel ruolo di “go-to-bank per famiglie e imprese combinando solidità, innovazione e ampiezza di offerta con la relazione diretta con il cliente e il radicamento nel territorio tipico di una banca di prossimità. La maggiore scala operativa permetterebbe una posizione patrimoniale e una qualità degli attivi ancora più solida, significativi investimenti in tecnologia e sicurezza, e un aumento delle risorse“.
“Tocca a loro decidere se fare un passo verso di noi o meno – ha rimarcato Papa in call con gli analisti –, è un’opportunità unica per creare un gruppo leader in particolare nel ricco Nord. Le nostre simulazioni rimangono invariate, nonostante l’attuale scenario dei tassi e il nuovo Piano della Popolare di Sondrio. Nel 2027 ci aspettiamo che l’entità combinata generi ricavi superiori a 7 mld grazie a maggior produttività, cross-selling e aumento delle azioni assegnate: l’utile operativo è quindi stimato in 4 mld, grazie a sinergie run rate di 290 mln“.
Peraltro, “storicamente queste transazioni sono state grandi opportunità per la carriera dei dipendenti” ha detto l’AD, affermando che oggi il 40% dei top/senior manager del Gruppo è rappresentato da professionisti provenienti da istituti confluiti nel corso di fusioni.
BPER conta di ottenere le autorizzazioni tra maggio e giugno, per avviare l’offerta entro luglio e procedere con l’eventuale delisting ad agosto: in quel caso, “successivamente si procederà con una fusione entro la fine dell’anno“.