Banco Bpm lancia una nuova piattaforma di Smart Lending per le imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro, dotata di algoritmi di valutazione del rischio e iter di erogazione velocizzato.
E’ una delle novità frutto dei 600 milioni di euro di investimenti IT stanziato dal nuovo Piano strategico al 2027. Lo scopo è liberare tempo per gestori e clienti, snellendo al massimo la burocrazia, senza bisogno di recarsi fisicamente in filiale ma svolgendo l’intero processo da remoto. Il tutto, senza rinunciare all’affidabilità dell’operazione di prestito grazie agli “alternative data, ossia dati provenienti da terze parti che vanno ad affiancarsi a quelli già in nostro possesso – ha spiegato di recente a Radiocor il direttore commerciale Matteo Faissola (foto) –: il match di questa mole di dati permette di avere un quadro preciso dello stato di salute dell’azienda”; ne è prova “il fatto che tutti i processi messi in campo finora hanno prodotto esito favorevole”.
Nessun rischio per la qualità credito perché, anche con la delibera automatica in real time, “laddove venissero riscontrate criticità l’ultima parola spetta ai nostri consulenti – assicura il manager -. Ad aprile siamo partiti con le pratiche di fido e in due mesi abbiamo raggiunto 3mila revisioni”. Entro giugno partirà una campagna ad hoc su 20mila nominativi, con l’obiettivo di entrare a pieno regime per la fine del 2025: si comincia con finanziamenti per importo massimo di 200mila euro e durata di 60 mesi.
Del resto già ora “solo il 13% delle operazioni che qualunque cliente svolge in banca avvengono presso le filiali” e secondo Faissola lo sviluppo tecnologico e digitale anziché mortificare rafforzerà il rapporto con la clientela, smaltendo i processi routinari. Insomma tradizione e innovazione, come nelle migliori formule.