16 Maggio 2023

ABI, i Tassi Azzerano la Crescita dei Prestiti: non Accadeva da oltre 7 anni

Ad aprile i prestiti a imprese e famiglie sono rimasti invariati su base annua mentre a marzo, quando erano rispettivamente diminuiti dell’1% e cresciuti dell’1,9%, avevano segnato un incremento dello 0,4%.

Era dal gennaio 2016 che non si registrava una variazione negativa e la colpa è della stretta monetaria della Bce. Secondo il bollettino mensile pubblicato oggi dall’Abi , il mese scorso il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 3,99% (3,80% a marzo e 6,18% prima della crisi a fine 2007); quello sui nuovi finanziamenti alle imprese è stato del 4,43% (4,30% e 5,48%) mentre quello sui mutui si è attestato al 4,03% (4% e 5,72%).

Le sofferenze nette a marzo 2023 sono state pari a 15,2 miliardi di euro, 1 miliardo in più rispetto a dicembre 2022 ma in lieve calo rispetto a febbraio (-0,3 mld). Rispetto al livello massimo – raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi) il calo è di 73,6 miliardi. Il rapporto sugli impieghi totali è stato dello 0,88% rispetto allo 0,81 di dicembre, all’1,02 di marzo e al 4,89 del novembre 2015.

La raccolta diretta complessiva ad aprile è risultata in calo del 2,3% su base annua: i depositi sono scesi del 3,7% mentre la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta del 10,1%. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, rileva un incremento di quasi 188 miliardi tra marzo 2022 e marzo 2023, di cui 108,2 riconducibili alle famiglie e il restante a imprese e altri settori. Il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela è cresciuto allo 0,82% dallo 0,79% di marzo.

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