10 Ottobre 2023

Gruppo Nobis: in crescita la Raccolta Premi Danni (+19%) e l’Utile Netto (+72%) nel I Semestre

Il Gruppo Nobis presieduto da Alberto Di Tanno, ha approvato il bilancio del primo semestre 2023 che ha visto un positivo sviluppo del business e della raccolta premi, supportata a sua volta da un positivo andamento della gestione finanziaria.

In particolare, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2022:

-sale del 10% la raccolta premi complessiva raggiungendo gli Euro 244 milioni nel semestre,

-si incrementa del 72% l’utile consolidato che passa da Euro 11,4 a 19,6 milioni.

Nonostante le difficoltà del periodo, il Gruppo Nobis conferma anche nel primo semestre 2023 una crescita superiore al mercato. In particolare, nel comparto danni la raccolta complessiva sale del 19%, contro l’8,1% della media mercato, grazie a un importante sviluppo nei rami CVT e RC Auto pari a +21% contro il 6,5% medio del comparto.

Nel Vita il primo semestre è in flessione del 36% per i prodotti unit-linked, in linea con il mercato (-39%) mentre la raccolta di ramo I risulta in deciso incremento (+53%) rispetto al mercato, che registra +10%.

Dal punto di vista Solvency II, al 30 giugno 2023 il solvency ratio di entrambe le compagnie rimane positivo e in crescita: 193% per Nobis Assicurazioni e 442% per Nobis Vita. A livello consolidato, l’indice di Solvibilità è pari al 191% del capitale richiesto.

Nonostante il persistente alto livello di inflazione di fondo che contribuisce a mantenere lo scenario macroeconomico molto incerto” commenta Giorgio Introvigne, amministratore delegato del Gruppo Nobisanche nel primo semestre 2023 si confermano la crescita significativa e i risultati positivi del Gruppo Nobis.  I primi dati tecnici del terzo trimestre mostrano un importante incremento dei sinistri denunciati per il ramo Corpi veicoli terrestri da ricondurre agli eventi atmosferici estremi, soprattutto alla grandine, nei mesi di luglio ed agosto. Tale impatto negativo, tuttavia, non crediamo possa compromettere l’andamento economico dell’esercizio in misura tale da impedire al Gruppo di perseguire gli obiettivi reddituali definiti per il 2023 in sede di pianificazione.”

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