Banca del Fucino chiude il 2024 con un utile netto di 32,3 milioni di euro, ben +88% rispetto al bilancio d’esercizio 2023.
Crescono attività di credito alla clientela (2,4 mld, +16% a/a), raccolta diretta (4,2 mld, +16%), prodotto bancario (7,9 mld, +20%), margine di interesse (79 mln, +1%) e di intermediazione (144 mln, +9%) nonostante il taglio al costo del denaro.
C’è stato un ulteriore miglioramento del coverage ratio sugli impieghi deteriorati, salito nel periodo da 27,22 al 39,44%. Tutti i principali indici di vigilanza prudenziale sono ampiamente in linea con i requisiti patrimoniali: CET1 al 13,39%, Tier1 al 13,55% e TCR al 14,72%.
Da segnalare, l’anno scorso, l’apertura della prima filiale in Emilia Romagna. Il Piano di rafforzamento patrimoniale della capogruppo Igea proseguirà nel 2025, anche in vista dell’acquisizione del controllo di Cassa di Risparmio di Orvieto (che due giorni fa ha diffuso la prima trimestrale dell’anno firmata ancora MCC).
Al riguardo, è in corso di finalizzazione la predisposizione l’istanza autorizzativa in esecuzione del contratto sottoscritto il 27 gennaio scorso.
