Concetto Costa
Quali sono in questo momento le principali difficoltà per Pmi e famiglie siciliane nei rapporti con le banche, e cosa possono fare queste per sostenere i clienti?
“L’incremento dei tassi di interesse, in realtà, può rivelarsi un boomerang per gli stessi istituti di credito, perché alla lunga può generare sofferenze. Inoltre aumenta i costi dell’approvvigionamento sul mercato interbancario, e sul fronte della raccolta da privati il comparto sta subendo la grossa concorrenza dello Stato, che offre interessi molto elevati sui titoli“. Così il prof. Concetto Costa, presidente della Federazione siciliana delle Banche cooperative – oltre che della BCC di Pachino e docente di Diritto commerciale all’università di Catania – ospite del nostro speciale sul business del credito in Sicilia.
Il recente report sull’economia regionale redatto da Bankitalia “non dipinge un quadro particolarmente negativo“, certo la politica anti-inflattiva della BCE (“strumento vecchio per un problema nuovo”) come pure la cessazione delle agevolazioni Covid, hanno messo in difficoltà soprattutto le piccole imprese, che sono i principali clienti delle Bcc insieme alle famiglie: “Anche per il credito al consumo è prevedibile una restrizione della domanda” dice in collegamento con Giuseppe Gaetano, negli studi di PLTV. Costa avanza dubbi sull’utilità della stretta monetaria della Bce contro “un’inflazione da restringimento dell’offerta, soprattutto delle materie prime: sicuramente possiamo dimenticare l’epoca dei tassi a zero ma una riduzione intorno al 2% avrebbe effetti benefici sull’economia, anche in Sicilia dove c’è molto risparmio a cui le famiglie stanno ricorrendo per evitare il ricorso ai fidi bancari“.
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