Confeserfidi chiude il 2024 con una crescita significativa dei volumi intermediati, un miglioramento della qualità del credito, il rafforzamento della struttura patrimoniale e un’elevata efficienza gestionale.
“Con 14.013 soci, in aumento del 19,36% rispetto al 2023 e oltre 354 milioni di euro di crediti in essere, Confeserfidi si afferma oggi tra i principali attori nazionali del credito alle Pmi – afferma l’AD Bartolo Mililli –. Nel 2024 abbiamo perfezionato 1752 operazioni, con un incremento del 76% grazie alla preparazione dei nostri consulenti commerciali e al progetto Crescitalia, che ha trainato un +250% nelle erogazioni dirette“.
Il 96,31% dei crediti è assistito dal Fondo Centrale di Garanzia. La fusione per incorporazione di Confidi Lazio ha rafforzato la presenza della società nel Centro-Sud: il Lazio è diventata la prima regione per numero di operazioni (30,94%), seguita da Sicilia (26,31%) e Campania (25,11%).
L’utile d’esercizio è pari a 1,4 mln, sale il margine di intermediazione mentre il cost to income scende al 72,15%. La responsabile Amministrazione e Finanza, Angela Amato, evidenzia “la crescita del patrimonio netto a 28,19 mln (+19,6%) e il TCR al 29,50%, ampiamente al di sopra degli standard minimi, espressione di una gestione prudente ma dinamica, capace di sostenere nuove operazioni a favore del tessuto produttivo”.
L’eccedenza patrimoniale di oltre 22 mln è pronta ad essere reinvestita in progetti di supporto creditizio alle imprese.
Confeserfidi è attivissimo inoltre sul fronte ESG, “coniugando performance economica e impatto positivo sulla società e sull’ambiente – ricorda il presidente Roberto Giannone –, portando valore e divenendo modello per tutte le altre realtà che misurano le proprie performance ESG su obiettivi di medio-lungo periodo”.
“Intendiamo rafforzare ulteriormente il modello operativo attraverso dei pilastri costanti – conclude Mililli –: adozione dell’intelligenza artificiale, efficientamento dei processi aziendali e sviluppo di nuovi prodotti e servizi finanziari. Investiremo ancora in digitalizzazione e formazione, mantenendo la relazione umana come elemento centrale dell’offerta”.