5 Settembre 2023

Factoring e Leasing, quando le Finanziarie trainano il Business dei Prestiti alle PMI

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Factoring e leasing trascinatori del business dei prestiti alle imprese, in cui il comparto bancario appare in sofferenza se confrontato a quello dei finanziamenti da parte di società finanziarie: i buoni risultati raccolti nelle prime semestrali 2023 confermano il trend già inquadrato dalla relazione annuale di Bankitalia, che nel 2022 ha rilevato un +3% delle attività dei due comparti a 81 miliardi di euro.

Il rapporto volume di factoring/PIL in Italia supera il 14% ormai, contro la media Ue del 12,3%. Lo nota il n.2 di OAMagazine, riportando a proposito le parole della vicedirettrice generale di Bankitalia Alessandra Perrazzelli: “Emergono nuovi modelli di business, iniziative volte a sostenere imprese in difficoltà finanziaria ma con prospettive di rilancio. Il factoring può rappresentare un canale alternativo a quello bancario soprattutto per le Pmi, contrassegnate da vincoli finanziari più rigidi“. La crescita del settore evidenzia come le aziende puntino su tale strumento per “smobilizzare il fatturato in tempi rapidi e allentare le tensioni legate alle tempistiche di pagamento“.

La moderna tecnologia, con la straordinaria rapidità e precisione con cui è in grado di elaborare enormi quantità di dati, ha “completamente stravolto le dinamiche di funzionamento del factoring, semplificando e velocizzando la circolazione del credito” favorendo “la nascita di varianti rispetto al tradizionale modello negoziale“, continua Perrazzelli. Le piccole e medie imprese, a differenza delle grandi, non hanno però la possibilità di sviluppare un ruolo chiave nello sviluppo del credito di filiera (supply chain finance) e concedere “ai propri fornitori di vedersi anticipare il credito dagli investitori accreditati nella piattaforma(reverse factoring). I factoring rappresenta quindi una chiave di accesso al credito più facile e rapida, che “cessa di rivolgersi alle sole imprese di dimensione più elevata per individuare nelle minori, i naturali utilizzatori di tale contratto, i suoi principali interlocutori“.

Per quanto riguarda il leasing, parla l’ultima relazione Assilea aggiornata a luglio: su base annua continuano a crescere contratti e valore delle operazioni, il comparto Auto resta oltre il 60% dello stipulato “con una particolare effervescenza del settore green” rileva la rivista dell’Organismo agenti e mediatori.
Per il resto: bene il private equity, ancora limitato il ruolo del lending crowdfunding, ma soprattutto – vista la progressiva desertificazione bancaria – è cruciale investire in digitalizzazione per venire incontro almeno online, con un’efficace infrastruttura informatica, alla mutata domanda dei clienti: a fine 2022 c’era ancora un 20% di utenti che in Italia non potevano accedere a servizi bancari sul web e solo poco più della metà degli intermediari offriva prestiti attraverso canali digitali, più a famiglie che a imprese.

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