6 Novembre 2024

Credem: positivi i Prestiti alla Clientela, quasi un 1 Mld di Mutui al 3° trimestre

Credem archivia il terzo trimestre 2024 con utile netto a 485,9 milioni di euro (+10,7% a/a); le società dell’area wealth management – a cui afferiscono anche Credemvita e Credemassicurazioni – hanno contribuito per oltre 100 mln (+25,1%) promuovendo più del 55% di raccolta gestita e assicurativa del Gruppo.

Nei primi 9 mesi dell’anno l’istituto ha acquisito 134mila nuovi clienti, grazie soprattutto alle 412 filiali retail e 46 centri aziende che – insieme ai 534 consulenti finanziari – hanno raggiunto 7,3 miliardi di raccolta (+8%) e 25,8 mld di prestiti (+0,02%); la sola rete dei consulenti ha contribuito rispettivamente con 9,5 mld (+14,8%) e 774 mln (-2,4%), reclutando 35 nuovi professionisti. La raccolta totale da clientela tocca complessivamente 102,5 mld (+10%), mentre i finanziamenti alla clientela 34,7 mld (+0,7%); in dettaglio, i mutui casa alle famiglie registrano nuove erogazioni per 989 mln, con consistenze pari a 10.804 mln (+2,4%).
L’incidenza dei crediti problematici è all’1,91%, di gran lunga sotto la media italiana (2,67%) ed europea (2,30%); il rapporto crediti deteriorati/impieghi netti allo 0,79%. Tra le molte altre voci positive della relazione, le commissioni nette a 529 mln (+7,5%) di cui 371,1 da gestione e intermediazione (+12,3%) e 157,9 da servizi bancari (-2,2%). Del resto anche il bilancio al primo semestre era stato molto positivo.

Stiamo entrando nella parte conclusiva dell’anno che si sta dimostrando ancora sfidante per il sistema bancario, con un contesto di mercato in evoluzione e uno scenario globale sempre incerto – dichiara Angelo Campani –. Continuiamo a generare valore, sviluppando tutti i principali aggregati e confermando solidità e redditività: siamo attrezzati per affrontare al meglio i prossimi mesi” ha concluso il dg, grazie tra l’altro a un business model “basato su ampiezza e diversificazione dell’offerta” – che permette di calmierare gli effetti negativi sui ricavi di un’eventuale fase di downturn – “oltre che su costanti investimenti in innovazione e digitalizzazione” e sui rischi climatici e ambientali, anche attraverso l’innovazione di prodotto, “mantenendo sempre alta l’attenzione alla sostenibilità del nostro operato”.
Quanto all’outlook sul futuro: il margine finanziario ha raggiunto un picco nel 2024, ma i ricavi caratteristici sono ancora sostenuti da una componente commissionale solida; il conto economico presenta una profittabilità elevata, anche grazie a un costo del credito rimasto sempre contenuto, consentendo di mantenere un adeguato profilo di rischio.

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