21 Marzo 2024

Ivass: Indagine su Polizze Vita con Caratteristiche ESG. Sono soprattutto Multiramo e solo in un caso sospetto di “Greenwashing”

IVASS ha effettuato, nel corso del 2023, un’indagine sulle polizze IBIPs che presentano caratteristiche di sostenibilità-ESG, al fine di verificarne la struttura e le modalità di presentazione al pubblico.

L’indagine ha coinvolto 18 compagnie di assicurazione, da cui sono state acquisite una serie di informazioni quali-quantitative legate al tema della sostenibilità, che hanno consentito di ottenere una interessante fotografia di come il mercato italiano si sta muovendo nell’offerta di prodotti “sostenibili”, consentendo altresì di far emergere alcuni aspetti meritevoli di approfondimento.

È emerso in particolare che l’offerta di prodotti sostenibili nel mercato italiano è piuttosto ampia e riguarda principalmente prodotti cd. multiramo, l’asset allocation degli investimenti è basata principalmente su fondi esterni  e che, in generale, le compagnie hanno integrato le tematiche legate alla sostenibilità all’interno delle policies in materia di Governo e Controllo dei prodotti assicurativi  e nelle proprie politiche distributive.

L’indagine mirava anche ad intercettare possibili ipotesi del c.d. greenwashing. In ambito assicurativo, il greenwashing può essere definito come una pratica in cui le affermazioni, le dichiarazioni, le azioni o le comunicazioni relative alla sostenibilità non riflettono in modo chiaro ed equo il profilo di sostenibilità sottostante un’entità, una polizza o un servizio finanziario. Questa pratica può essere fuorviante per i consumatori, gli investitori o altri partecipanti al mercato.

In relazione al catalogo delle polizze segnalate dalle imprese, si evidenzia una prevalenza delle polizze multiramo, le quali rappresentano il 45% del campione, seguite dalle unit linked, 29%, e dalle polizze rivalutabili, 25%.

Non risultano polizze nuove, create ad hoc, ma piuttosto inserimenti di asset ESG tra gli investimenti sottostanti alle polizze già in commercio; in alcuni casi le imprese hanno dichiarato espressamente che si tratta di un restyling.

Il 92% delle polizze segnalate sono classificate “light green”, ovvero polizze che “promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali o sociali nelle politiche di investimento”. La restante quota è relativa a polizze ex art. 6 SFDR, ossia che “includono i rischi di sostenibilità nelle scelte di investimento”.

Non sono state comunicate polizze classificate “dark green”, ossia polizze che “includono gli investimenti sostenibili come obiettivo della politica di investimento”.

Solo in un caso è emerso un rischio di potenziale greenwashing per il tenore della domanda posta al cliente, il quale ha facoltà di dichiararsi interessato “a tutte le tipologie di investimenti sostenibili e responsabili espresse in qualsiasi percentuale di quota parte e ambito (ambientale/sociale/gestione responsabile) ”, e, di conseguenza, al distributore è consentito proporre al cliente qualunque polizza presente a catalogo.

guarda qui il report completo

https://www.ivass.it/consumatori/azioni-tutela/indagini-tematiche/documenti/2024/Analisi_polizze_IBIP_con_caratteristiche_ESG_Marzo_2024.pdf

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