20 Maggio 2020

Covid-19 e “Sentiment” degli Agenti Cessione del V: Digitalizzazione, Diversificazione dell’ Offerta e più Supporto Commerciali. Sempre forte la “questione” dei Mediatori

EMFgroup ha presentato durante il webcast “la Resilienza e l’Evoluzione del modello di agenzia nella Cessione del V” una indagine condotta dalla sua unità EMFgroup research, nel periodo 15-19 maggio presso 124 agenti in attività finanziaria. L’indagine ha avuto l’obiettivo di raccogliere umori, attese, criticità e intenzioni soprattutto degli agenti Cessione del V.

I findings offrono alcune concrete indicazioni di come oggi, il territorio, stia vivendo la sfida Covid-19.

In sintesi…

Gli agenti partecipanti hanno dichiarato che il loro “morale” verso la loro attività è mediamente buono nel 70% dei casi, mentre per il 30% la visione del business è negativa. Circa l’impatto del Covid-19 sulla loro attività, emergono tendenzialmente due diversi comportamenti: per circa il 50% il business è stato stabile o lievemente diminuito, mentre per il 43% è molto diminuito. C’è anche un 7% che, con orgoglio, ha affermato di aver tenuto il business in crescita.

Durante questi tre mesi, gli agenti non sembrano aver smesso il contatto con i loro clienti, che hanno sentito prevalentemente via telefono (92% dei casi) e anche via email (34%). Un cliente su tre si è anche recato in agenzia per chiedere informazioni e consulenza, soprattutto per la sospensione delle rate, per acquistare prestiti cessione del V della pensione e prestiti personali.

Circa la resilienza delle loro agenzie, gli agenti che hanno partecipato, nel 48% dichiarano di avere un modello ben strutturato, nel 44% dei casi ritengono di avere una agenzia solo parzialmente strutturata, mentre 8% è preoccupata per la resilenza della sua attività al nuovo contesto di mercato.

Diverse sono le criticità emerse, per il 45% dei partecipanti, consistono: nel finanziare oggi la Clientela Privata, nel contattare il cliente (35% dei casi), nel parlare con le pubbliche amministrazioni (30%) e nella mancanza di processi digitali.

Una delle preoccupazioni maggiori (58% dei casi) consiste nell’essere consapevoli che le loro agenzie sono caratterizzate da costi fissi mediamente alti, mentre il 29% dei rispondenti è sereno sulla capacità di continuare ad investire nel futuro e non ritiene di aver costi fissi troppo alti.

Un altro aspetto, che preoccupa molto gli agenti, è la concorrenza da parte dei mediatori creditizi, che sembrano anche essere dei veri concorrenti sul fronte recruiting. Chiedono inoltre alle mandanti di avere strategie chiare nei confronti dei mediatori creditizi, in modo da non creare confusione sul mercato.

Il 48% degli agenti dichiara di avere un business abbastanza digitalizzato, il 32% poco e solo il 18% molto.

Guardando al futuro, ormai c’è consolidata consapevolezza che essere consulenti del cliente e non solo agenti di banche e finanziarie, sarà indispensabile per vincere nel mercato. Il 69% dei rispondenti ritiene che sia fondamentale avere una ampia gamma diversificata di prodotti  e di potersi avvalere di strumenti digitali performanti (45% dei rispondenti). il 35% chiede inoltre, di poter vendere da remoto.

Il 32% dei rispondenti è abbastanza soddisfatto dei supporti ricevuti dalla mandante durante la Sfida Covid-19, ma il 37% lo è poco o per niente. Solo il 18% dei rispondenti si dichiara soddisfatto del supporto ricevuto.

Cosa chiedono di più oggi gli agenti alle mandanti:

Digitalizzazione dei processi

Sostegni economici, anticipi provvigionali

Ampia Gamma di Offerta

Azioni Commerciali, fra cui revisione del pricing, generazione di leads e supporti per campagne e comunicazioni alla clientela.

 

 

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