12 Agosto 2022

Iccrea: Migliorati nel Semestre gli Indicatori Reddituali e di Rischio

Nel primo semestre il Gruppo Iccrea, formato al 30 giugno 2022 da 120 Banche di Credito Cooperativo, ha confermato la sua forte presenza sui territori con prestiti a clientela per complessivi 90,1 miliardi di euro, in crescita di 1,3 miliardi di euro (+1,4%) rispetto agli 88,8 miliardi di euro di fine 2021, evidenziando un miglioramento della qualità creditizia generale nonostante il contesto di incertezza economica determinato dal conflitto russo-ucraino.

Sono inoltre continuate le altre iniziative gestionali previste dal Piano Industriale finalizzate all’ulteriore miglioramento degli indicatori di rischio che hanno portato a un NPL ratio lordo del 5,9% (6,9% a fine 2021) e un NPL ratio netto del 2,2% (2,7% a fine 2021), in presenza anche di un tasso di deterioramento del bonis migliore rispetto alle attese.

Nel corso del primo semestre si è infatti sostanzialmente annullato lo stock di prestiti a clientela soggette a moratoria, ex DL Cura Italia, senza che i clienti interessati abbiano in linea generale registrato sinora particolari difficoltà.

E’ continuata la prudente strategia di robusto presidio delle posizioni deteriorate attuata dal Gruppo sin dalla sua costituzione, con un tasso di copertura delle stesse che si è attestato al 64,1% (62,7% a fine 2021), dato particolarmente elevato se si considera la sempre più contenuta quota di sofferenze in portafoglio e l’elevata componente di crediti non performing assistiti da garanzie reali.

Nel primo semestre 2022 la raccolta diretta da clientela ordinaria si è attestata a 120,6 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il dato del primo semestre 2021.

In termini di ricavi, il margine di interesse a giugno 2022 ha raggiunto 1,7 miliardi di euro, in crescita di oltre 300 milioni di euro (+18%) rispetto al primo semestre dello scorso anno, anche grazie alle più favorevoli condizioni finanziarie di cui hanno beneficiato i rendimenti dei titoli in portafoglio. Le commissioni nette pro-forma sono salite a 711 milioni di euro, circa 55 milioni in più rispetto a giugno 2021 (+8%).

La redditività complessiva del Gruppo è coerente con le caratteristiche delle BCC aderenti, che si ispirano ai principi di cooperazione e mutualità prevalente e che privilegiano il rapporto con i territori e i soci cooperatori delle singole banche.

I costi operativi sono risultati pari a 1,5 miliardi di euro, stabili rispetto al primo semestre del 2021. In tale contesto, la crescita dei ricavi ha portato il cost/income al 60,8%, in miglioramento rispetto al 64,8% dello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile netto consolidato è risultato pari a Euro 683,3 milioni, in crescita rispetto ai 405 milioni di euro di giugno 2021.

Il Gruppo BCC Iccrea ha chiuso il primo semestre con indicatori di solidità patrimoniale tra i più alti in Italia, con un CET1 ratio del 17,8% e un TCR del 19,0%.

È importante sottolineare – ha dichiarato Giuseppe Maino, presidente di Iccrea Banca – come in un contesto post pandemico influenzato da forte incertezza per il conflitto russo-ucraino e per le potenziali ricadute sull’economia nazionale, il nostro Gruppo abbia proseguito il suo impegno allo sviluppo dei territori in cui opera, accrescendo ulteriormente lo stock di prestiti a clientela. Impegno che è stato ripagato dalla fiducia dei nostri soci e clienti, testimoniata anche dalla forte stabilità della raccolta”.

Il Gruppo BCC Iccrea – ha aggiunto Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea Banca – è fortemente focalizzato sul nuovo Piano Strategico e i risultati del primo semestre dimostrano che stiamo seguendo le giuste direttrici sia in relazione alle iniziative volte a migliorare la redditività strutturale, sia in termini di complessivo presidio del rischio. Al robusto risultato economico, che ha consentito di consolidare ulteriormente una posizione patrimoniale fra le migliori a livello nazionale, contribuiscono anche i positivi risultati derivanti dalla crescita dei margini da servizi. Sul fronte dei rischi, pur rimanendo attenti alle possibili conseguenze dell’evoluzione del conflitto russo-ucraino, in assenza comunque di esposizioni dirette di rilievo nei confronti di tali paesi, siamo soddisfatti del grande lavoro fatto. Nella seconda parte dell’anno proseguiremo nell’esecuzione delle numerose iniziative già definite che porteranno a migliorare ulteriormente la situazione tecnica complessiva del Gruppo”.

 

 

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