Monte Paschi Siena archivia il primo trimestre 2025 con un utile 413 di milioni di euro (+24,2% a/a).
Il margine di interesse cala (543 mln, -7,5%) risentendo, come per gran parte degli altri player, della dinamica dei tassi di interesse solo in parte compensata dal minor costo della raccolta. Crescono invece le commissioni nette (398 mln, +8,9%), sia sulle attività di gestione/intermediazione e consulenza (+15%) che sull’attività bancaria commerciale (+2,7%).
I volumi di raccolta complessiva cifrano 198,2 mld di euro, evidenziando una crescita – rispetto alla chiusura d’esercizio 2024 – in entrambe le componenti, diretta (+1,0 mld) e indiretta (+0,4 mld). Il patrimonio netto sale a 12 mld, il CET1 si attesta al 19,6%.
Da gennaio a marzo i finanziamenti alla clientela del Gruppo crescono a 78,6 mld di euro, di cui 69,8 performing (+0,7% a/a, +2% t/t), con una significativa accelerazione dell’erogazione di mutui ipotecari alle famiglie (+1,3 mld), quasi triplicati su base annua e a +36% a livello trimestrale; aumentano a doppia cifra anche i flussi di credito al consumo (+23% a/a e +14% t/t).
La relazione finanziaria comunica infine che “con il forte sostegno degli azionisti prosegue, in linea con la tempistica prevista, l’esecuzione del percorso verso l’Ops su Mediobanca, il cui razionale industriale è potenzialmente anche coerente con l’operazione su Banca Generali” lanciata da Piazzetta Cuccia.
L’AD Luigi Lovaglio guarda già al dopo: “Il processo di M&A in Italia è ancora in atto e quel che noi vogliamo fare è innovativo – ha detto in call –. Nella seconda ondata di aggregazioni che ci aspettiamo partirà fra due anni, considerando il nostro stato patrimoniale, il capitale, le competenze e la nostra rete, riteniamo che potremo essere degli attori di rilievo“.
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