Intesa Sanpaolo ha avviato a Dubai la prima missione internazionale del 2025 rivolta a 15 piccole e medie imprese dei settori Food Agritech e Sistema Casa, clienti della Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese e selezionate per la vocazione allo sviluppo globale.
Delle 45.000 aziende affiancate dalla banca da Nord a Sud della penisola – con servizi di consulenza strategica, eventi di formazione e strumenti di copertura dei rischi – 8.000 già lavorano con gli EAU.
“Le Pmi italiane hanno caratteristiche di qualità, innovazione, velocità e adattamento al cambiamento come pochi altri sistemi industriali stranieri – afferma Barrese -. Vogliamo essere un partner globale della nostra clientela, a cui abbiamo erogato 10 miliardi di euro per export e investimenti all’estero”.
L’obiettivo è valorizzare l’eccellenza nazionale all’estero e promuovere soluzioni concrete per la competitività del Made in Italy.
La ricerca di nuovi mercati è oggi più che mai strategica, e il viaggio nella metropoli emiratina ha offerto alle imprese un’occasione concreta per aprire nuovi corridoi commerciali grazie al supporto dell’istituto di credito, dei suoi partner e delle istituzioni: il Gruppo ha annunciato infatti nuovi accordi con Simest, Sace e ICE a favore dell’internazionalizzazione del business.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia sinergia della Banca dei Territori con la rete estera di ISP IMI Corporate & Investment Banking, operativa in circa 40 Paesi con una rete capillare di uffici e partnership, e attiva in particolare negli Emirati con sedi a Dubai e Abu Dhabi.