Quasi 11 miliardi di impieghi (+7,9% rispetto alla chiusura d’esercizio 2023), e una raccolta allargata di 17,5 miliardi (+13,5% a/a): sono i numeri che saltano all’occhio guardando al positivo bilancio 2024 approvato ieri dalla BCC di Roma (Gruppo Iccrea), la più grande banca di credito cooperativo in Italia.
I fondi propri raggiungono 1,3 mld. Il CET1 sale al 24,7%, largamente sopra i requisiti prudenziali richiesti. I risultati “rappresentano una chiara conferma di efficienza, premiando quel modo di fare banca vicino ai territori che è il nostro da sempre – afferma il direttore generale Gilberto Cesandri -. Dietro c’è il grande lavoro di squadra portato avanti dai nostri 1.566 dipendenti” distribuiti in Lazio, Abruzzo, Veneto e Molise per un totale di oltre 500 comuni di competenza e 196 agenzie.
Oltre 450mila i clienti e 56mila i soci (+8,6%), mentre l’utile netto tocca i 294 milioni.
“La banca deve essere gestita con efficienza – dice il presidente Maurizio Longhi – in modo da produrre utili che devono essere accantonati ad accrescimento del patrimonio, per garantire la solidità e assicurare la futura attività: una parte di questi utili, però, dev’essere restituita ai territori dove operiamo“.
L’anno scorso i 28 Comitati locali dei soci, che distribuiscono nelle aree di competenza il cosiddetto “budget sociale”, hanno erogato circa 2 mln a fondo perduto in attività di beneficenza a parrocchie, enti di volontariato, associazioni e per eventi di promozione per un totale di 2.400 iniziative sostenute, che portano a 33,7 mln i contributi erogati e a 40.600 gli interventi promossi complessivamente negli ultimi 20 anni. Tra i principali eventi del periodo la fusione della Agro Pontino all