22 Febbraio 2024

ANIA e ABI, No al Benchmark EIOPA per Valutare i Costi dei Prodotti Retail

Anche ANIA e ABI bocciano la proposta di un benchmark per la valutazione dei prodotti finanziari destinati al retail, che è al cuore della proposta legislativa della Commissione UE denominata Retail Investment Strategy.

La cosiddetta Ris “sarà uno dei temi più importanti della prossima legislatura europea, ma la fase più delicata del negoziato è adesso” ha detto il direttore generale ANIA Dario Focarelli nel corso del medesimo convegno a tema, organizzato dalla facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma, durante il quale la stessa IVASS ha espresso altrettante forti perplessità sul provvedimento.
L’attuale proposta di Bruxelles prevede che produttori e distributori valutino costi e prestazioni di un prodotto, confrontandoli con un benchmark di prodotti simili sviluppato da EIOPA sulla base di dati di vigilanza, con l’obiettivo di garantire che i prodotti che non forniscono valore non vengano venduti agli investitori al dettaglio. Per Focarelli la misura non tiene conto dell’importanza della consulenza al cliente retail, che ha necessariamente un costo.

Critico anche il vicedirettore generale vicario ABI, Gianfranco Torriero, che dubita della possibilità di mettere a punto un benchmark europeo quando ancora non c’è ancora quel “terreno di gioco livellato” che arriverà solo con l’Unione dei mercati dei capitali: secondo Torriero il confronto solo sui costi, tra prodotti diversi tra loro, rischia di allontanare gli investitori finanziari retail invece che avvicinarli creando una forma di controllo diretto o indiretto sui prezzi.
Presente all’incontro anche Cristina Rustignoli, responsabile affari legali di Generali Italia, “preoccupata” per l’aspetto irrisolto legato all’incentivo, “che impatta sul modello distributivo” di chi opera attraverso la rete degli agenti e rischia di “stravolgere il modello distributivo“. D’accordo Giuseppe Consoli, presidente di Itas Mutua, secondo il quale dalla proposta di normativa europea c’è l’opportunità di “investire sulla crescita professionale degli intermediari per fare accedere i clienti, che nel nostro caso sono i soci, a prodotti di qualità“.

Stefano De Polis (IVASS): “Questioni Controverse nella Retail Investment Strategy dell’UE”

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