
I dati dell’iniziativa rinnovata e potenziata con il nuovo Accordo per il Credito 2015 sulla sospensione delle rate e soluzioni per agganciare la ripresa e sostenere lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica amministrazione
Sono state accolte complessivamente 44.554, tra ottobre 2013 e maggio 2015, domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a Euro 15,6 miliardi e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di Euro 1,9 miliardi.
Questo il risultato del monitoraggio sull‘Accordo per il credito 2013’, iniziativa attiva fino allo scorso 30 giugno e rinnovata con il nuovo ‘Accordo per il credito 2015’ tra l’ABI e tutte le altre Associazioni di Impresa, in vigore fino al 31 dicembre 2017.
L’analisi relativa alla distribuzione delle sospensioni per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
- il 26,8% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”
- il 14,6% è riferito ad imprese del settore “industria”
- il 18,8% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”
- l’8,1% è riferito ad imprese del settore “artigianato”
- il 6,3% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”
- il restante 25,4% agli “altri servizi”
Si ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.
fonte: Comunicato Stampa ABI